Saso non ha chiesto riti alternativi e il giudice deciderà se proscioglierlo o rinviarlo a giudizio. I due politici erano stati indagati nell'ambito dell'inchiesta Maglio 3, che a fine ottobre ha visto la conferma delle condanne per nove boss della 'ndrangheta. Le loro posizioni erano state stralciate ed le indagini erano rimaste ferme fino a tre anni fa.
Secondo l'accusa (in un primo momento portata avanti dal pm Alberto Lari e ora dal collega Marco Zocco) i due avrebbero incontrato boss di spicco come Mimmo Gangemi, condannato perché ritenuto il referente ligure delle cosche calabresi, e avrebbero chiesto voti in cambio di favori.
IL COMMENTO
Dal "Toti ter" a Sanremo: unità, divisioni e disonestà intellettuale
"Salir" sulla Punta Martin a mille metri? Disputa tra sindaco e medico-alpinista