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"In questa azienda si vive ormai come in un campo di lavoro dei peggiori regimi, si insinua il sospetto tra lavoratori, operai capi ed impiegati - ha spiegato Armando Palombo, il coordinatore della rsu di ArcelorMittal -. I lavoratori diffidano dei comportamenti di chi ha il comando. Non ci sono investimenti, sono sospese le relazioni sindacali, le trattative affannoso, e le nostre segnalazioni sulla sicurezza sono molte volte prive di risposte".
L'accusa da parte dell'azienda nei confronti degli operai è quella di aver sottratto del materiale, per altri di aver commentato su un gruppo privato di whatsapp queste operazioni offendendo il direttore.
Ma è tutto il futuro dello stabilimento a preoccupare. "Rumors -continua Palombo - parlano di almeno 300 esuberi, nella logica più becera delle esternalizzaaioni delle mansioni dalla manutenzione, alle funzioni accessorie, ai servizi di controllo fino alle mansioni impiegatizie. Si prospetta un bagno di sangue, questo è il messaggio che mandiamo in assemblea chiedendo ai lavoratori di reagire come nella migliore tradizione della classe lavoratrice Genovese".
IL COMMENTO
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