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I rossoblù sono ad un bivio. Prima della sosta per le nazionali arriva la Roma lanciatissima dal successo in campionato con la Fiorentina e in Europa League con la cinquina rifilata al Cluji. La squadra di Maran invece dopo il ko col Toro ha bisogno di punti perchè la classifica piange. In 6 partite rimediate tre sconfitte una sola vittoria e due pareggi.


Il Covid che ha falcidiato la squadra indubbiamente ha influito nel rendimento del Genoa, ma a preoccupare è stato l'approccio nella gara persa con i granata. Zajc e Pjaca deludenti a dir poco, soprattutto il croato che ha fallito l'occasione, a centrocampo a parte Rovella la squadra soffre con Lerager, va detto, non ancora al meglio e in difesa sono arrivati strafalcioni che fin qui non si erano visti, parentesi Napoli esclusa. Il tecnico deve fare di necessità virtu' ed è stato costretto ad un turnover continuo visto il recupero di mercoledì scorso, ma ora deve affidarsi ad una formazione consolidata visto che alla ripresa ci saranno due scontri salvezza molto importanti con Udinese e Parma.

Per sfidare la Roma Maran potrebbe affidarsi in attacco alla coppia Pandev-Scamacca in un 4-4-2 classico o tornando al 3-5-2 abbandonato nel derby. Sono ore di riflessione per l'allenatore che giocoforza è finito sulla graticola visti i precedenti esoneri degli anni scorsi di suoi colleghi con risultati simili. Ma questa è una stagione assolutamente inedita e Maran ha il diritto di poter lavorare con continuità. Ma dopo l'occasione persa col Torino, parole di Perin, bisogna tradurre le buone intenzioni in risultati. Il Genoa non batte la Roma da anni, ma per farlo ci vuole grande sacrificio e cuore. L'importante è provarci.  
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