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La proroga concessa in primavera a causa della pandemia è finita
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Il 31 ottobre è l'ultimo giorno per circolare con la revisione scaduta. Dal 1 novembre arrivano infatti - per chi ancora non avesse provveduto - a batoste non indifferenti per il portafogli. Si è arrivati al 31 ottobre per i rinvii imposti dal lockdown per Covid della primavera. Il Governo Conte ha permesso per alcuni mesi di viaggiare regolarmente anche alle auto con revisione scaduta o in scadenza visto che le Motorizzazioni, già oberate di lavoro normalmente, non potevano reggere la pressione delle revisioni durante la pandemia più dura.

Le auto con revisione scaduta prima del mese di febbraio 2020, potevano circolare solo sul territorio nazionale sino al 31 ottobre 2020 senza aver effettuato la revisione periodica o annuale. Se la revisione è scaduta nel mese di febbraio (29 febbraio 2020), potevano circolare sul territorio nazionale fino al 31 ottobre 2020 e sul territorio degli altri Paesi dell’Ue fino al 30 settembre 2020. Con la revisione in scadenza nel periodo compreso tra il 31 marzo 2020 e il 31 agosto 2020, si può circolare sul territorio dei paesi dell’Ue (compresa l’Italia) per i sette mesi successivi alla scadenza prevista dalle norme vigenti in Italia. Se la revisione scade nel periodo compreso tra l'1 settembre e il 30 settembre, si può circolare sul territorio nazionale fino al 31 dicembre 2020. Infine, le auto con le revisione che scade nel periodo compreso tra l'1 ottobre e il 31 dicembre 2020 posso circolare sul territorio nazionale fino al 28 febbraio 2021.

La legnata è addirittura doppia in caso di revisione scaduta. Anzitutto, chi causa un incidente con revisione scaduta subisce la rivalsa Rc auto. La compagnia risarcisce i danni, ma poi ha diritto di rivalersi, ottenendo dall’automobilista tutto quello che ha risarcito. Possono essere 500 euro di ammaccatura, 5mila euro di lesioni fisiche, o 20 milioni di euro in caso di incidente plurimortale. In caso di controllo delle forze dell’ordine, la multa è di almeno 169 euro per l'assenza della revisione. Particolare attenzione va prestata poi all'autovelox. Da luglio le forze dell'ordine collegandosi a un database alimentato da Motorizzazione e assicurazioni, possono individuare chi è privo di Rca o revisione se viaggia oltre il limite. L’autovelox dà la multa per eccesso di velocità e fa scattare il controllo dei documenti. Il proprietario verrà invitato a esibirli nelle stazioni di polizia locale o polizia stradale. Con relativa sanzione per chi non si presenta.

GLI IMPORTI DELLE SANZIONI -
Circolare senza revisione effettuata comporta il rischio di una multa da 169 a 679 euro, che può raddoppiare se la revisione venisse ripetutamente evitata. Se la revisione è scaduta, si può circolare in auto soltanto per recarsi presso un centro specializzato dopo aver preso appuntamento per farla revisionare. E in caso di controllo delle forze dell'ordine, sarà infatti necessario un documento che attesti l'appuntamento fissato.

Se dall'esito della revisione risultasse uno "stato di sospeso", anche in quel caso la circolazione è vietata, pena una multa che va da 1.957 a 7.953 euro. In caso di recidività, si passa al fermo amministrativo per 90 giorni, fino alla pena massima, ovvero la confisca amministrativa dell'auto. Infine, l'ultima sanzione riguarda la circolazione con certificato di revisione falso o comunque contraffatto: in quel caso, la multa va dai 419 ai 1.682 euro.