cronaca

Al momento pare siano estranei ai tafferugli gli ultras
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Un giovane ventenne che abita nel quartiere di Sampierdarena è stato portato in Questura dopo i tafferugli che un gruppo di manifestanti ha organizzato al termine della manifestazione spontanea che si è tenuta a Genova per protestare contro il Dpcm del Governo. Il ventenne è stato al momento identificato perché è fortemente sospettato di aver preso parte agli scontri che avevano come obiettivo le forze dell'ordine. (LEGGI QUI)

Gli uomini della sezione investigativa della Digos sono al lavoro per visionare le immagini e identificare una ventina di persone. Si tratterebbe di un gruppo eterogeneo formato da giovani non noti alle forze dell'ordine o con piccoli precedenti per reati comuni, tra cui alcuni immigrati. Al momento pare siano estranei ai tafferugli gli ultras che in un primo momento erano stati indicati come i promotori dell'agitazione.

In 500 tra commercianti, studenti, partite Iva, ma anche esponenti della destra genovese e dei centri sociali, si erano radunati davanti al palazzo della Regione. Nella centrale piazza De Ferrari a Genova era stata organizzata infatti una manifestazione per protestare contro l'ultimo Dpcm che ordina la chiusura di attività come palestre piscine, cinema e teatri e lo stop dell'attività di bar e ristoranti alle 18. La protesta, assolutamente pacifica nella prima parte, è degenerata poi in lancio di bottiglie, scoppio di petardi, accensione di fumogeni con cariche di alleggerimento da parte delle forze dell'ordine. Disordini e tensioni alimentati da gruppi che si sono infiltrati nel corteo poco prima che si concludesse. (CLICCA QUI) 

Negli scontri due poliziotti della Digos sono rimasti contusi, colpiti rispettivamente da una bottiglia e dal fanalino di una bici scagliato dai manifestanti che lungo il corteo hanno fatto esplodere bombe carta e tirato oggetti contro la polizia, prima di essere dispersi nei vicoli. Entrambi hanno una prognosi di tre giorni.