
L'anziana non ha abboccato e con un altro telefono ha chiamato il 112. L'agente l'ha tranquillizzata e le ha suggerito cosa dire alla truffatrice. Nel frattempo le ha spiegato che avrebbe mandato una pattuglia in casa. Per farsi aprire la porta la poliziotta le ha detto che i colleghi avrebbero usato una parola d'ordine, "Alberto con la barba". La nonnina ha così continuato a parlare con la finta operatrice e le ha dato appuntamento dopo un'ora per consegnarle i gioielli. Nel frattempo la squadra mobile è arrivata in casa dell'anziana. Alcuni poliziotti si sono nascosti in casa mentre altri hanno aspettato in strada.
Quando la donna, una polacca di 19 anni, è ritornata in strada l'anno arrestata. La giovane aveva in tasca cinquemila euro che, hanno scoperto gli investigatori, aveva preso a un'altra vittima mezz'ora prima sempre con la stessa scusa della figlia ricoverata per Coronavirus. Le indagini sono in corso per capire se vi siano complici che l'hanno aiutata.
Nel frattempo in via Sottoripa due genovesi spingevano a terra un anziano per derubarlo. I carabinieri li hanno però raggiunti e denunciati. Nei guai sono finiti un 36enne e 44enne, un uomo e una donna. Secondo quanto accertato dai militari del nucleo radiomobile, i due hanno adocchiato l'anziano in via Sottoripa, nel centro storico, lo hanno avvicinato e spinto a terra. A quel punto gli hanno sfilato il portafoglio con 400 euro. Alla scena ha però assistito un vigilante che li ha bloccati e ha chiamato i soccorsi. I due sono stati anche multati perché in giro in zona rossa senza motivo.
IL COMMENTO
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