Con il sistema di tracciamento in affanno e i cittadini nel panico, i pronto soccorso di tutta Italia sono stati nuovamente presi d'assalto e la Liguria vive a Genova la sua realtà più delicata. Nel territorio della Asl2 savonese i dati giornalieri sono più incoraggianti, tanto che le strutture di Albenga e Cairo Montenotte ospiteranno alcuni pazienti genovesi ricoverati in media intensità. Il rischio di raggiungere - e superare - la soglia di allarme, però, è sempre alto.Per garantire il corretto funzionamento dei pronto soccorso è necessario che "ciascun soggetto con sintomi lievi di febbre o difficoltà respiratorie contatti immediatamente e telefonicamente il medico di medicina generale. Si deve chiamare il 112 per parlare con un operatore sanitario dedicato solo in caso di sintomi gravi. Chiediamo a tutti uno sforzo: non presentarsi ai pronto soccorso del territorio senza prima aver seguito la procedura" spiega Virna Frumento, Direttrice del Servizio di Igiene e Sanità Pubblica del Dipartimento di prevenzione della Asl2.
Come fare a limitare il più possibile i casi di sintomatologia influenzale, che possono far sospettare a un contagio da SARS-CoV-2? "La vaccinazione antinfluenzale è da sempre importante, a maggior ragione quest'anno, in cui l'attenzione è alta nella prevenzione delle malattie infettive. La prevenzione è sempre un'arma molto efficace e lo sarà anche contro il coronavirus. Infatti in via eccezionale sono state ridisegnate le categorie aventi diritto al vaccino: gli over 60enni, i bambini tra i 6 mesi e i sei anni nonché tutte le categorie a rischio" conclude la dottoressa Frumento.
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