salute e medicina

Toti conferma: "Forte pressione sui pronto soccorso a Genova"
1 minuto e 50 secondi di lettura
 "Si è verificato esattamente quello che pensavo. La gente è terrorizzata e per la paura corre in ospedale, anche quando non ce ne sarebbe la necessità". Lo scrive sulla pagina facebook l'infettivologo Matteo Bassetti commentando quanto sta avvenendo negli ospedali genovesi. Non ci sono protocolli per la gestione domiciliare. "Non ci sono criteri nazionali condivisi per chi ricoverare. Risultato? I nostri ospedali e i nostri pronto soccorso sono alla stremo perché si mischiano i casi di chi ha veramente bisogno dell'Ospedale con quelli che potrebbero essere seguiti a casa. Ci sono casi gravi e impegnativi, ma rispetto a marzo sono la minoranza. Speriamo che qualcuno mi ascolti".

A Genova sono in forte pressione l'ospedale Villa Scassi, il Galliera e l'hub del San Martino". Lo ha confermata il presidente della Regione Giovanni Toti durante una diretta Facebook. "Non vuol dire che non ci siano posti letto, ci sono moltissime terapie intensive libere, abbiamo solamente una trentina di posti letto con pazienti molto gravi", ha sottolineato Toti. "Ma abbiamo il collo di bottiglia dei pronto soccorso dove arrivano persone con febbre, e che molte non hanno neppure il covid ma che per paura si presentano ai pronto soccorso. Creano un collo di bottiglia e assembramenti che non fanno bene a nessuno".

Toti ha così rivolto un appello ai liguri: "Prima di andare in pronto soccorso, tutti coloro che possono chiamino il proprio medico di famiglia. Lo troveranno e con lui si confronteranno prima di andare al pronto soccorso". Il presidente della Liguria ha sottolineato che è stato "chiesto ai medici di tenere i telefoni accesi per consigliare i pazienti, per le prime diagnosi, per capire se c'è bisogno di andare al pronto soccorso". Questi professionisti, ha poi ricordato Toti, "ci stanno aiutando anche con i tamponi: abbiamo aperto il primo drive through per lo screening di massa, gestito da loro, in Valpolcevera e ne apriremo anche altri due questa settimana. Inoltre, i medici di famiglia hanno a disposizione un loro numero diretto con la Clinica di malattie infettive di Genova", ha concluso il presidente, "per consultarsi sulla diagnosi".