Il sindaco di Genova, Marco Bucci ha scelto alcuni giorni fa come vicesindaco l’assessore multi deleghe (Bilancio, Lavori pubblici, Manutenzioni, Verde pubblico) Pietro Piciocchi. Ha fatto bene e speriamo che il minacciato rimpasto da corridoio del dopo elezioni regionali non provochi ripensamenti. Piciocchi è un signor avvocato che per nostra fortuna di cittadini si occuperà anche per esempio delle Manutenzioni.
Cioè di quello che tutti i giorni vediamo quando usciamo di casa, percorriamo le strade della nostra città, calpestiamo i suoi malconci marciapiedi, sfioriamo i giardinetti, valichiamo i cespugli che spuntano sulle scale genovesi rendendole non creuse de ma, ma ripide giungle per agili Tarzan, eccetera eccetera. La città ha un disperato bisogno di essere manu-tenuta. La catastrofe del ponte ha, logicamente, messo in secondo piano la città quotidiana, quella che prevede che le strade siano il più possibile pulite. Al di là della maleducazione civica contro cui la battaglia è impari. O che le pietre su cui camminiamo non diventino trappole. Piccole e importantissime cose.
Ma la scelta di un super-assessore riempito di deleghe (non ricordo un carico simile almeno a partire dal sindaco Cerofolini….) rafforza anche il sindaco, lasciandogli il tempo di occuparsi delle grandi strategie e anche di prepararsi in tempo alle elezioni comunali del 2022. Prepararsi o a riproporre il suo nome, forte del consenso ricevuto dopo l’operazione di ricostruzione del Morandi e il severo e giustissimo atteggiamento nei confronti del Covid o a spiccare il volo per qualche altro incarico (politico o manageriale qualcuno sussurra) oltre i confini genovesi. Ricordiamoci che queste elezioni hanno dimostrato quanto i cittadini puntino sugli amministratori locali, governatori, sindaci, assessori, più che sui parlamentari, mai così lontani e distratti. Tanto da far parlare di un “partito dei governatori” o di un “partito dei sindaci”. Il Covid e quello che ha comportato di disastroso dal punto di vista sociale e economico, hanno ancora di più avvicinato per necessità e urgenza amministrati e amministratori.
Dunque un vicesindaco e super assessore che sarà obbligato a metter la faccia sul quotidiano dei cittadini, è giocoforza destinato a diventare anche molto popolare. Operazione che, se va bene assicura successi e consensi, al contrario ha un rapido effetto scottatura.
Le prime dichiarazioni di Piciocchi fanno sperare bene: grande attenzione alla manutenzione ordinaria. Quella che non determina interviste e fotografie sui giornali, ma solidifica il proprio status di amministratore locale. Evidente che un co-sindaco così potrebbe diventare utilissimo al buon Bucci qualora il sindaco avesse obiettivi extra genovesi, magari in occasione delle prossime elezioni politiche quando tutti, destra e sinistra, saranno obbligati a cambiare volti. Anche se Toti assicura che Bucci si ripresenterà per un secondo mandato.
Via i dinosauri. Via gli occupatori di poltrone lontane dal proprio territorio di origine. La dimostrazione è venuta dagli elettori del Pd ligure alle regionali, che hanno rispedito casa i notabili e mandato in via Fieschi alcuni giovani sindaci come Sanna, Ioculano e Arboscello. Insomma, quello che non hanno fatto i dirigenti locali incapaci o costretti da scelte nazionali spesso fatte per altre opportunità, lo ha fatto il popolo del partito. Speriamo succeda lo stesso col futuro voto nazionale. Questa è vera democrazia che viene dal basso….senza bisogno di scomodare il povero Rousseau. Che ha ben altro di cui occuparsi.
politica
Bucci, il super-vice Piciocchi e i sindaci Pd a fare il cambiamento
Un signor avvocato che si occuperà anche delle Manutenzioni
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