Solo quattro ragazzi multati a Genova perché senza mascherina che, nonostante l'invito a metterla, hanno continuato a non indossare il Dpi. E poi tanti richiami con il megafono per fare distanziare le persone. E' il bilancio del primo sabato genovese dopo l'ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza che ha vietato le discoteche e stabilito l'obbligo delle mascherine dalle 18 alle 6. E' stata la polizia locale a multare i quattro ventenni, mentre polizia, carabinieri e guardia di finanza non hanno sanzionato nessuno. La scorsa settimana il prefetto Carmen Perrotta aveva convocato un tavolo con le forze dell'ordine per intensificare i controlli sulla movida nel centro storico ma soprattutto nelle riviere e spiagge per fare rispettare le disposizioni ministeriali per prevenire i contagi. La sanzione viene valutata dalle forze dell'ordine in base alla situazione.
I controlli erano già scattati venerdì sera. Oggetto di verifiche soprattutto le zone come Corso Italia, Porto Antico e Centro Storico. Dato il grande afflusso di persone, in Corso Italia gli uomini della polizia locale hanno ricordato ai passanti di utilizzare la mascherina, sebbene non ci fossero veri e propri assembramenti, complice anche il fatto che molti genovesi in questi giorni si trovano ancora fuori città per le vacanze. A chi era sprovvisto di mascherina perché l'aveva dimenticata a casa, la polizia locale le ha consegnate.
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