
Il premier prima si è fermato in un momento di riflessione davanti ai nomi e alle corone di fiori che ricordano le 43 vittime. Poi il saluto rivolto ai familiari di chi nel crollo ha perso un figlio, un fratello, una sorella o un genitore. "Eravamo qui qualche giorno fa per ricucire la città (con l'inaugurazione del nuovo ponte ndr). Mentre venivo a Genova ricordo bene quelle ore, il lavoro dei soccorittori, il numero delle vittime che cresceva. Ricordo il 14 settembre 2018 e piazza De Ferrari gremita, ricordo la richiesta di giustizia per le 43 vittime".
Il premier ha aggiunto: "Noi garantiamo un impegno, ci siamo assunti una responsabilità. Lo abbiamo detto, non avremo lasciato soli i familiari delle vittime, continueremo a starvi accanto per accertare le precise responsabilità di quanto accaduto. Vi sosterremo nel vostro sforzo di chiedere giustizia. Il vostro dolore è il nostro dolore. Noi vi rassicuriamo sul fatto che questa esperienza doloroso non rimarrà solo nell’ambito familiare ma continueremo a chiedere con voi giustizia. L'altro impegno è per far sì che le infrastrutture siano sempre più sicure e quello che è accaduto non accada mai più".
IL COMMENTO
Il nuovo Papa mantenga lo sguardo di Francesco sui detenuti
Il lavoro al centro della battaglia elettorale, ma Genova non ha bisogno di promesse