economia

Il rendiconto generale della Regione
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I giudici della sezione di controllo della Corte dei Conti della Liguria hanno parificato, con alcune esclusioni, il rendiconto generale della Regione per l'esercizio finanziario 2019. I capitoli di bilancio esclusi dalla parifica, così come chiesto anche dalla procura regionale, riguardano l'operazione di cartolarizzazione degli immobili dei Arte, oltre ad alcune somme riportate a titolo di residui attivi iscritti alla voce di spesa di contabilità speciale ma senza corrispondenza sulle scritture contabili.

I giudici contabili hanno poi disposto, così come richiesto dal procuratore Claudio Mori, di chiedere il parere alla commissione dell'Unione Europea per accertare la correttezza dell'operazione di finanziamento tra Ire e Ips, per l'eventuale sussistenza di un aiuto di Stato, di oltre un milione di euro, che sarebbe in violazione con le normative. Tra le criticità riscontrate sul bilancio regionale, a parte quelle che da ormai alcuni anni vengono sottolineate come l'operazione di cartolarizzazione degli immobili di Arte e le spese sanitarie giudicate sempre troppo alte, i giudici contabili hanno posto molta attenzione alle società partecipate dalla regione, e al 'nodo', considerato 'irrisolto', delle concessioni demaniali per finalita' turistiche-ricreative.

"'La gestione finanziaria dell'esercizio 2019 ha fatto registrare accertamenti di entrata per complessivi 5,35 miliardi di euro e riscossioni per 4,5 miliardi. Le spese hanno palesato pagamenti per 4,4 miliardi di euro a fronte di 5,29 miliardi di impegni. Considerando la competenza, il risultato di gestione dell'esercizio è stato positivo per 67,3 milioni di euro", scrive il presidente delle sezione della Corte dei Conti Ligure, Fabio Viola.

"Siamo di fronte a giudizi della Procura della Corte dei Conti che non possiamo condividere e non comprendiamo con quale metodo siano stati elaborati. Sentir parlare di livello qualitativo medio-basso della nostra sanità, considerato anche lo sforzo e i risultati ottenuti durante emergenza Covid, francamente ci lascia perplessi". Il presidente di Regione Liguria, Giovanni Toti, replica così alle osservazioni della Procura regionale della Corte dei conti espresse nel corso del giudizio di parifica.

"C'è da tenere conto che il giudizio di parifica
, e in generale l'attività della corte, si muove sempre, e i giudici dovrebbero tenerlo ben presente, in uno dei gangli più delicati dell'equilibrio dei poteri in tutti le democrazie, cioè tra il principio di legalità e la sovranità che, per l'articolo 1 della Costituzione, appartiene al popolo che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione, attraverso i suoi rappresentanti. Pertanto, continua a lasciarci perplessi la volontà della Corte, e delle Corti in generale, di esprimere giudizi sulle politiche decise dalle varie amministrazioni, giudizi che eccedono il controllo di mera qualita' della spesa", ha concluso Toti.