cronaca

Il Marocco richiede certificazione per consentire accesso
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L'ennesima giornata fermi in coda a Genova e nelle autostrade della Liguria. Una dopo l'altra sono diverse le situazioni che hanno portato a stare tutti fermi in coda. 


Si inizia di buon mattina quando il tratto tra l'allacciamento tra A7 e A12 e Genova Ovest in direzione Sud
ritarda la riapertura di un'ora e mezza dopo len ispezioni notturne. Tutto il traffico proveniente dalla A7 si dirige verso Genova Est, dove c'è il senso unico alternato. E così la coda in autostrada e lungo la viabilità ordinaria a Staglieno diventa presto cosa fatta. Nè più nè meno degli giorni. Code anche nel ponente cittadino con l'Aurelia all'altezza di Pegli intasata già durante le prime ore del mattino. Questo solo per quanto riguarda Genova, le code infatti sulla A26 sono anche loro una consuetudine ormai. Anche la A10 a causa dei cantieri ha tenuto tutti in scacco con una coda che per buona parte della mattinata è rimasta intorno ai 5 chilometri tra Albissola e il bivio per la A26.

Poi immancabili i mezzi pesanti che vanno in avaria, e anche in quel caso a causa di cantieri e traffico già congestionato la situazione va a peggiorare. Ma nella giornata da incubo per il traffico a creare disagi ci hanno pensato anche le misure anti Covid. A metà mattina nell'area portuale di Genovaviabilità in tilt  per i controlli ai passeggeri che dovevano imbarcarsi sul traghetto diretto in Marocco. Il Paese nordafricano chiede a chi arriva un certificato con un tampone effettuato al massimo 48 ore prima della partenza. In molti, però, si sono presentati all'imbarco senza la certificazione e di conseguenza è stato necessario procedere con i test. Un'operazione che richiede tempo e che ha di fatto bloccato qualsiasi altra attività, allungando e di parecchio i tempi tecnici dell'imbarco. 

I test hanno creato forti rallentamenti al traffico cittadino in Lungomare Canepa e dal ponte Elicoidale. Il varco Albertazzi, in prossimità di Genova Ovest, è infatti bloccato generando con code su tutto il nodo genovese e bloccando di fatto l'accesso al porto. Inevitabili le ripercussioni sul traffico autostradale. Il traghetto sarebbe dovuto partire alle ore 12. La questura ha predisposto un presidio di pattuglie per garantire l'ordine pubblico. Presenti sul posto anche la protezione civile per dare assistenza agli automobilisti e il personale sanitario. Nel momento 'peggiore' si parlava di 60 vetture entrate a bordo su 500 mezzi incolonnati. Poi le operazioni sono proseguite ed è stato possibile, dopo ore, riuscire a smaltire tutto il traffico che si era nel frattempo accumulato. Poi a partire dalle 18 soliti rallentamenti e traffico congestionato per l'uscita dal lavoro. Racconti di giornate in coda che ormai sono la consuetudine a Genova e in tutta la Liguria.