porti e logistica

Per le Gallerie Colombo, San Tommaso e Polcevera del nodo ferroviario di Genova
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E' stato firmato il Contratto che affida al Consorzio Cociv (general contractor dei lavori del Terzo Valico dei Giovi) il riavvio dei cantieri per il completamento delle opere civili delle Gallerie Colombo, San Tommaso e Polcevera del nodo ferroviario di Genova, per un importo dei lavori di 120 milioni di euro e 30 mesi di durata. "E' un risultato che consentirà entro luglio la ripresa progressiva dei lavori delle gallerie, parzialmente realizzati dai precedenti appaltatori. E saremo sul posto per l'inaugurazione di questo importante cantiere insieme all'ad di Rfi Maurizio Gentile e al commissario del Terzo Valico Calogero Mauceri. Li ringrazio entrambi per la professionalità e la serietà con i quali hanno portato avanti questo impegno", dichiara il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Paola De MIcheli.

Il potenziamento infrastrutturale del Nodo di Genova
rientra nell'ambito del Progetto Unico che assicura il collegamento dell'ultimo miglio tra il Terzo Valico dei Giovi e il Porto di Genova grazie alla Legge 55/19 pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 17 giugno 2019 che ha permesso l'unificazione dei Progetti del Terzo Valico, Potenziamento Nodo di Genova e scalo di Genova Campasso, per un valore complessivo, interamente finanziati, di 6,8 milioni di euro. L'opera rappresenta il collegamento diretto con il Terzo Valico per i treni merci in partenza e in arrivo dal Porto di Genova e permette di separare i flussi di traffico tra treni regionali e lunga percorrenza eliminando i colli di bottiglia dell'attuale Nodo genovese e consentendo l'incremento dell'offerta dei treni regionali e metropolitani.

È stata inoltre contrattualizzata tra Rfi e Cociv la Variante alternativa allo Shunt di Novi Ligure, variante progettuale approvata con specifica delibera del Cipe con la quale è stata definitivamente superata l'ipotesi progettuale iniziale eliminando il tratto della nuova linea che passava a ovest di Novi Ligure, il cosiddetto Shunt di Novi, collegando direttamente la nuova tratta ferroviaria a Novi. La soluzione in variante, partita nel 2017, sulla base delle richieste pervenute dal territorio, riduce di 7 chilometri il tratto della nuova linea, creando un collegamento diretto fra Terzo Valico e lo scalo merci di San Bovo. 


La Variante sarà meno costosa dello Shunt
e comporterà una minore occupazione di suolo, una riduzione dei volumi di scavo e una riduzione degli impatti ambientali ed idrogeologici. Intanto i lavori in corso del Terzo Valico dei Giovi sono ritornati pressoché ai livelli di produzione precedenti l'emergenza sanitaria Coronavirus, e le attività adottano tutti i necessari e adeguati accorgimenti in coerenza con il Protocollo condiviso di regolamentazione per il contenimento della diffusione del Covid-19 nei cantieri, sottoscritto da RFI con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, Anci, Upi, Anas, Ance, Alleanza delle Cooperative, Feneal Uil, Filca-Cisl e Fillea Cgil. Tutti i cantieri previsti dal progetto sono operativi, lo stato di avanzamento complessivo dei lavori del Terzo Valico corrisponde al 40% circa.

"Finalmente una buona notizia: riparte il cantiere del nodo ferroviario di Genova. Dopo anni di blocchi, fallimenti e ritardi, si torna al lavoro!". Questo il tweet del governatore ligure Giovanni Toti con il quale commenta il riavvio dei lavori sul nodo ferroviario di Genova.


“Soddisfazione per l’annuncio sul Nodo Ferroviario e ringraziamo il commissario Mauceri che ha saputo sbloccare una situazione difficile e confidiamo in lui anche per risolvere la questione occupazionale. Già nelle scorse settimane aveva dimostrato grande attenzione a questa tema. Adesso sarà chiesto subito un incontro a COCIV per discutere del futuro dei 50 lavoratori che ex Fergem e Astaldi che sono senza occupazione dallo stop del cantiere che ormai risale a quasi due anni fa. A fine agosto, esattamente il 22, scade anche la cassa integrazione Covid per questi lavoratori, entro quella data dovranno essere nuovamente assunti dal nuovo soggetto che si occuperà del Nodo Ferroviario”, spiega in una nota Andrea Tafaria, segretario generale Filca Cisl Liguria