cronaca

Il governatore Toti: "Pretendiamo che il piano cambi radicalmente"
3 minuti e 24 secondi di lettura
Incontro in giornata per fare il punto sul caos autostrade in Liguria. Dopo il venerdì nero vissuto a Genova per la prolungata chiusura del tratto tra Aeroporto e Pra' il ministro delle infrastrutture trasporti Paola De Micheli ha convocato a Roma per oggi lunedì 15 giugno Regione Liguria, Autostrade per l'Italia, Anas e Rfi "per valutare ulteriori misure di mitigazione dell'impatto dei cantieri sulla viabilità".

Anche in questo lunedì mattina le code sono le protagoniste lungo le autostrade della Liguria. Fino a 7 km di incolonnamento si è formato sulla A10 tra Arenzano e Genova Pegli per lavori. Coda di 2 km tra Savona e Spotorno in direzione Francia causa lavori. In A12 coda di 3 km tra Genova Nervi e il bivio A7 sempre per lavori. Coda di un chilomentro anche in direzione opposto tra Genova Nervi e Rapallo ancora una volta per lavori. Poi un doppio incidente con i mezzi pesanti protagonisti, il primo in A26 con un camion che si è ribaltato, il secondo sulla A10 all'altezza di Genova Pra' con uno scontro tra un camion e una moto: ferito il centauro. L'incidente è avvenuto in un tratto di cantiere(LEGGI QUI).

Anche nella serata di domenica il traffico dal Ponente verso Genova e verso l'allacciamento per la A26. Code che sono andate andate avanti fino a tarda notte e hanno interessato anche la viabilità alternativa con l'Aurelia che da Cogoleto verso Genova vedeva una lunga fila di fari accesi uno dietro l'altro. Un danno per diversi settori e non una buona immagine per i turisti così come sottolineano le categorie numerose categorie. Chiusure e ispezioni vanno avanti così come i problemi che vengono riscontrati lungo le gallerie. Il piano messo a punto prevede la concentrazione dei lavori per tutto il mesedigiugno.


"Spero che qualcuno lo faccia solo per confusione e non per dolo o per volontà politica di mettere in difficoltà, però pretendiamo che quel piano cambi radicalmente e che senza rinunciare alla sicurezza ci facciano uscire da questo isolamento assurdo" ha ribadito il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti parlando dei disagi in Liguria per i cantieri autostradali. "Non possiamo permetterci delle autostrade colabrodo che mettano a rischio la nostra sicurezza - ha detto - ma neppure permettere, perché qualcuno non sa cogliere le responsabilità del momento, che vengano fatti tutti i lavori coordinati in poco più di un mese, mese e mezzo. Rischiamo la paralisi totale proprio mentre la Liguria riparte. Mi chiedo perché non sono stati usati i mesi di lockdown" e messa in sicurezza la rete nei due anni dal crollo del ponte Morandi.


CODE, CHIUSURE E ISPEZIONI - Proseguono i tempi di percorrenza dilatati sulle autostrade della Liguria, dalla A12 alla A26, passando per la A10 che dopo una notte difficile contrassegnata dal grande traffico, si è ritrovata già dalle prime ore della mattina a dover fare i conti con chilometri di coda. 7 per l’esattezza si sono registrati intorno alle 9 tra Arenzano e Genova Pegli, in direzione del capoluogo ligure. Ripercussioni anche sulla viabilità ordinaria, soprattutto nella zona di Voltri. Siamo partiti da Genova Aeroporto alle 8:30 in direzione Arenzano, ricordiamo che i caselli di Pegli e Prà sono chiusi e che quindi è il casello di Arenzano il primo disponibile verso ponente. A scavalcarli il bypass che è stato creato venerdì scorso.

Tra scambio di carreggiata e viaggio ad una corsia per senso di marcia, siamo rientrati in autostrada da Arenzano e da lì è partito il consueto calvario automobilistico. Un’ora e dieci minuti per arrivare a Genova Aeroporto, lunghi incolonnamenti, soprattutto di mezzi pesanti. E poi, come Primocanale ha raccontato e mostrato in questi giorni, chilometri e chilometri ad una corsia per senso di marcia con un aumento esponenziale del rischio incidenti. Al centro intanto, lo stato di salute della galleria Provenzale che desta non poca preoccupazione e sulla quale proseguono le ispezioni da parte dei tecnici. Insomma, ogni giorno una sorpresa, e quasi mai positiva.