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Il 13 o 20 giugno si potrebbero giocare Inter-Sampdoria e le altre gare saltate della 25a giornata
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 Il Consiglio di Lega di Serie A da una parte non fa sconti alle tv ed esige i 250 milioni della terza e ultima rata della stagione 2019/'20, dall'altra si prepara a varare il calendario a partire dai recuperi della 25a giornata. Entrambe le linee saranno saranno sottoposte domani al vaglio dell'assemblea.
Per quanto riguarda il calendario le date di ipotetica ripresa delle gare sono quelle già anticipate: 13 o 20 giugno. L'ipotesi preferita resta partire il 13 con i recuperi (Atalanta-Sassuolo, Verona-Cagliari, Inter-Sampdoria e Torino-Parma) e poi di seguito finire il campionato, ponendo così tutte le squadre in situazione di parità di partite disputate, funzionale anche a determinare i tabelloni per eventuali playoff/playout senza ulteriori calcoli aritmetici.

Il comunicato ufficiale riassume il contenuto della sessione: "Il Consiglio di Lega, riunitosi oggi pomeriggio, ha confermato, per quanto riguarda il rapporto con i licenziatari dei diritti audiovisivi, la linea del rispetto dei contratti, in ottemperanza alle delibere assunte dall'Assemblea dello scorso 13 maggio. Il Consiglio di Lega ha, inoltre, analizzato le diverse ipotesi di calendario che consentano la disputa di tutte le restanti gare di Serie A TIM e di Coppa Italia e ha deciso, nelle more dell'incontro istituzionale che si terrà giovedì con il Ministro per le Politiche giovanili e lo Sport Vincenzo Spadafora, di aggiornarsi su questo tema venerdì mattina".
Se giovedì il governo darà il libera al campionato, venerdì potrebbe essere varato il calendario per portare a termine la stagione. Il tema sarà affrontato infatti dal Consiglio e, subito dopo, dall'Assemblea, convocata d'urgenza alle 11.30. All'ordine del giorno c'è anche l'analisi del piano alternativo, ossia una formula con playoff e playout nel caso venissero meno le condizioni per giocare tutte le partite, come previsto dal comunicato dell'ultimo Consiglio della Federcalcio. L'assemblea affronterà anche il tema dei rapporti con i licenziatari dei diritti tv, Sky, Dazn e Img, che non hanno ancora pagato l'ultima rata dell'annata in corso.