A Savona non si sono placate nemmeno con l'ingresso alla 'Fase 2' le manifestazioni di protesta da parte delle categorie colpite dal lockdown. Dopo la 'consegna delle chiavi' alla prima cittadina di Savona Ilaria Caprioglio, da parte di parrucchieri ed estetisti, martedì 26 maggio, alle 18, sarà la volta del flash mob collettivo organizzato dal presidente Silb Fabrizio Fasciolo e abbracciato tra gli altri anche da Ascom, Fipe, Fida, Federmoda, Fiva e Fimaa. Un appello che vuole arrivare fino a Roma.
In occasione della protesta pacifica che si terrà davanti a Palazzo Sisto, sono stati creati due slogan: #oggisuonailsilenzio - riprendendo il valore simbolico della musica - e #ilsilenziofarumore. "Tutte le attività hanno ricevuto linee guida per la ripartenza. Noi dell'intrattenimento siamo cittadini, imprenditori, contribuenti di serie B? Far divertire la gente in questo paese non è considerato lavoro degno? Evidentemente no" commenta il rappresentante Silb Liguria. "Restituiamo noi dignità a un lavoro che dà gioia, musica e dinamismo alla vita. Abbiamo il diritto di tornare a lavorare" si legge nella nota stampa degli organizzatori.
Martedì 26 maggio le categorie scenderanno in piazza, tutte insieme, rispettando la distanza sociale, accompagnate dal suono dal vivo de 'Il Silenzio'. "Anche per i commercianti, cosi come per tutti i colleghi di altre categorie, il silenzio protagonista di questo flash mob, è un simbolo. Chiediamo, tutti insieme, che il governo non ci lasci soli in un silenzio assordante, chiediamo di non rimanere abbandonati al nostro destino in questi momenti cosi difficili. Per questo abbiamo pensato che stare in silenzio sia comunque un modo per non farci dimenticare perché anche il silenzio fa rumore",commenta Laura Chiara Filippi, presidente Ascom Confcommercio Savona. La categoria aveva recentemente posto sotto i riflettori il dramma di chi non è riuscito ad aprire perché in grave difficoltà economica.
Un gesto simbolico, ma quanto mai specchio della realtà che l'economia savonese sta vivendo. La riapertura non ha infatti interessato tutte le attività, restano esclusi in buona parte gli operatori dello spettacolo e della moda, mentre le restrizioni necessarie per fronteggiare il Coronavirus limitano il lavoro di chi ha potuto riaprire. Gli effetti del lockdown si vanno così ad aggiungere a un'economia già in sofferenza, che martedì 26 chiederà aiuto 'in silenzio', per ottenere una risposta chiara e definitiva.
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Coronavirus, a Savona va in scena il flash mob 'silenzioso'
Un appello al premier Conte
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