sport

In una informativa al Senato il ministro dello Sport fa il punto della situazione
2 minuti e 12 secondi di lettura
Nel corso del suo intervento al Senato, finalizzato a un'informativa sullo stato dello sport alla luce dell'emergenza Coronavirus, il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora ha toccato anche il tema della possibile ripresa del campionato di Serie A: "Resta la necessità di ridefinire l’apertura del campionato: se riprenderà, come tutti auspichiamo, lo farà perché saremo arrivati alla decisione dopo una successione ordinata di attività e decisioni che consentirà di riprendere il campionato in totale sicurezza per tutti. Non era possibile decidere con fretta o spinte strumentali. L’incertezza ha caratterizzato tutti i paesi, solo quelli che hanno scelto di chiudere hanno deciso subito. Anche in Germania, che sta per riprendere, ci sono stati dei rimandi. Il governo ha sempre tenuto una posizione prudente, mentre presidenti di club e opinionisti hanno legittimamente cambiato opinione strada facendo. Noi abbiamo mantenuto la linea della coerenza, senza pressioni. Se il campionato riprenderà lo farà perché ci sono le condizioni".


Spadafora era partito da una premessa di ordine generale: "L’emergenza sanitaria in corso ci ha obbligato a rimodulare i nostri progetti. Abbiamo convocato per la prima settimana di giugno una maratona web con migliaia di ragazzi che saranno rappresentanti dei vari settori, per fare in modo che possano sentirsi protagonisti in questa fase post emergenza e per individuare i migliori piani e i migliori programmi per ripartire. Cambierà il loro modo di andare al’luniversità, di andare all’estero e in generale la loro socialità. Questa maratona ci darà elementi utili per il nostro lavoro. In questo periodo di lockdown si sono fermate tutte le attività sportive: sin dall’inizio, ancora prima del lockdown, ho mantenuto rapporti costanti con tutti gli organismi sportivi, col Coni, col comitato paralimpico e con le federazioni, oltre che con le società dilettantistiche. Domani parteciperò a una giunta straordinaria del Coni".

"Che fosse necessario fermarsi - aggiunge - lo abbiamo capito da alcuni rinvii simbolici, come le Olimpiadi. Per l’Italia ci sono stati altri rinvii, come il giro d’Italia, il tennis, l’inaugurazione di Euro 2020. La linea del governo è sempre stata quella della prudenza e della tutela della salute. Le immagini delle morti sono anccora nelle menti di tutti, per questo abbiamo proceduto con prudenza. Il 4 maggio abbiamo iniziato con la ripresa dell’attività motoria e sportiva, così come con gli allenamenti degli sport individuali per gli atleti di interesse nazionale. E’ stato un modo per andare verso una graduale riapertura".