economia

"Garanzia per sopperire ai ritardi, serviva un altro strumento"
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"Abbiamo deliberato di anticipare una somma di denaro a disposizione di un fondo di garanzia per tutti i lavoratori liguri che devono ancora percepire la cassa integrazione in deroga, in modo tale da sopperire ai ritardi che si accumulati". Lo ha annunciato il presidente di Regione, Giovanni Toti, presentando insieme all'assessore al Lavoro, Gianni Berrino, gli interventi regionali messi a punto a favore dei lavoratori che ancora non hanno ricevuto i soldi. Una manovra che, attraverso Filse (finanziaria della Regione) e grazie alle banche consente di anticipare il denaro ad interessi zero, in attesa che Inps effettui il pagamento. Finora, ha spiegato Berrino, "solo per il 23% delle domande era stato decretato pagamento".

Da Toti anche una critica al governo, a seguito anche del confronto con gli altri presidenti di Regione: "Continuiamo a ritenere che da parte del governo e della presidenza dell'Inps ci siano state prese di posizione inappropriate per il momento, tendenti a scaricare responsabilità sulle Regioni che non esistono per nessuno, credo, ma certamente non esistono per Regione Liguria che ha processato tutte le pratiche con grande solerzia".

Per Toti, l'errore è stato "la scelta di utilizzare uno strumento ordinario, come la cassa integrazione guadagni in deroga, per sopperire alle esigenze di un momento straordinario, con centinaia di migliaia di lavoratori in Italia che l'hanno dovuta utilizzare". Tutto questo, ha sottolineato, "ha creato un intasamento negli uffici dell'Inps, già oberati da altre pratiche come il 'click day', che non consentono di espletare quei pagamenti in un tempo ragionevole. Era chiaro fin dall'inizio. Ed era stato detto al governo di utilizzare altri strumenti. Oggi non scarichino responsabilità sulle Regioni", ha ribadito Toti.

"Noi abbiamo già stanziato oltre 100 milioni di euro per aiutare le imprese ad attrezzarsi alla nuova era-covid, per sanificazioni e strumenti per la profilassi. Credo riapriranno sia gli stabilimenti balneari, che mi preoccupano meno di altro perché sono all'aria aperta e ventilati, così come i ristoranti e gli alberghi. Occorre anche che si riaprano i confini tra le regioni, non credo i lombardi siano stati più irresponsabili di altri, partivano da una condizione più difficile. E' necessario per tutti, l'Italia con la Lombardia chiusa è un'Italia molto menomata", ha concluso il governatore ligure.