cronaca

L'analisi del direttore della clinica di Igiene del policlinico San Martino di Genova
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 "Se continuiamo a rispettare le norme e le regole igieniche penso che a fine maggio, inizio giugno potremmo ulteriormente allentare la presa e continuare il processo verso la normalità". Giancarlo Icardi, direttore della clinica di Igiene del policlinico San Martino di Genova guarda alla fase 2 iniziata ufficialmente in Italia a partire dal 4 maggio, la ripresa di diverse attività e le città che si ripopolano e si rimettono in moto sono un segnale per l'economia ma l'attenzione deve restare alta.


"Il distanziamento sociale, il lavaggio frequente della mani
e tutte le misure adottate sono fondamentali a maggior ragione adesso, devono diventare gesti automatici un po' come quando si impara a guidare la macchina, all'inizio c'è un po' di apprensione poi diventa tutto automatico - spiega ancora Icardi -. Oggi c'è ottimismo, perché se siamo entrati in questa nuova fase vuol dire che le misure adottate fin qui hanno rallentato la circolazione del virus".

In questo momento i dati della Liguria continuano a segnare il calo degli ospedalizzati nelle strutture sanitarie. Aspetto positivo per permettere a tutto il personale medico e non di respirare dopo due mesi intensi e di costante lavoro. Ma proprio la fase 2 rappresenta un test importante per capire quale sarà la reazione del sistema. La parola d'ordine in questi giorni è responsabilità. "Non dobbiamo pensare agli altri, questa volta gli altri siamo noi" aggiunge ancora Icardi. 


Le ricerche sul possibile vaccino vanno avanti da più parti, qualcuno ipotizza tempi rapidi e di avere già nei prossimi mesi la soluzione, altri prospettano tempi decisamente più lunghi, anche per la necessità, una volta trovato, di produrre su larga scala il vaccino. Il professor Icardi su questo tema è realista: "La mia opinione e che non dobbiamo abbandonarci a facili entusiasmi. La prevenzione e la profilassi vanno adottati con molta pazienza e perseveranza. Avere tanti gruppi che stanno studiando sul vaccino è importante. Ma è difficile pensare che a ottobre si possa avere un vaccino, poi felice di essere smentito, vorrebbe dire avere raggiunto un traguardo importante nella lotta al Coronavirus".


Da lunedì è arrivato il via libera alle visite ai parenti ma sulla possibilità degli abbracci resta il veto anche se la voglia dopo tanto tempo di compiere un gesto di vicinanza e affetto di certo non manca. "Bisogna essere molto prudenti, in questa fase non possiamo permetterci questa vicinanza, via via che vedremo ulteriormente calare i contagi allora anche queste abitudini importanti potranno essere riprese. Quindi ora estrema cautela anche tra parenti, non possiamo permetterci nuovi focolai epidemici" precisa il direttore della clinica di Igiene del policlinico San Martino di Genova. 

Oggi, martedì 5 maggio, è la giornata mondiale dell'igiene delle mani. Un gesto troppo spesso sottovalutato e che gli italiani e non solo a causa dell'emergenza Coronavirus hanno riscoperto l'importanza. "Questa emergenza Covid-19 ci ha dato molti spunti di riflessione, uno positivo è quello della presa di consapevolezza dell'importanza del lavaggio delle mani. Le mani sono uno strumento meraviglioso ma possono diventare veicolo di trasmissione di microrganismi che ci sono nell'ambiente per questo è importante lavarsele con acqua e sapone o in alternativa avere a portata di mano il gel igienizzante" spiega ancora Icardi. 



COME PREVENIRE LE INFEZIONI CON IL CORRETTO LAVAGGIO DELLE MANI

Lavare frequentemente le mani è importante, soprattutto quando si trascorre molto tempo fuori casa, in luoghi pubblici. Il lavaggio delle mani è particolarmente importante in alcune situazioni, ad esempio:

Prima di mangiare, di maneggiare o consumare alimenti, di somministrare farmaci, di medicare o toccare una ferita, di applicare o rimuovere le lenti a contatto, di usare il bagno, di cambiare un pannolino, di toccare un ammalato


Dopo aver tossito,  starnutito o soffiato il naso, essere stati a stretto contatto con persone ammalate, essere stati a contatto con animali, aver usato il bagno, aver cambiato un pannolino, aver toccato cibo crudo, in particolare carne, pesce, pollame e uova, aver maneggiato spazzatura aver usato un telefono pubblico, maneggiato soldi ecc,aver usato un mezzo di trasporto (bus, taxi, auto ecc.),aver soggiornato in luoghi molto affollati, come palestre, sale da aspetto di ferrovie, aeroporti, cinema ecc.

Il lavaggio delle mani ha lo scopo di garantire un’adeguata pulizia e igiene delle mani attraverso una azione meccanica. Per l’igiene delle mani è sufficiente il comune sapone. In assenza di acqua si può ricorrere ai cosiddetti igienizzanti per le mani, a base alcolica. Si ricorda che una corretta igiene delle mani richiede che si dedichi a questa operazione non meno di 40-60 secondi se si è optato per il lavaggio con acqua e sapone e non meno di 30-40 secondi se invece si è optato per l’uso di igienizzanti a base alcolica. Questi prodotti vanno usati quando le mani sono asciutte, altrimenti non sono efficaci. Se si usano frequentemente possono provocare secchezza della cute. In commercio esistono presidi medico-chirurgici e biocidi autorizzati con azione battericida, ma bisogna fare attenzione a non abusarne. L’uso prolungato potrebbe favorire nei batteri lo sviluppo di resistenze nei confronti di questi prodotti, aumentando il rischio di infezioni.