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Ogni canottiere ha a disposizione un remoergometro per vogare tra le mura di casa
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L'emergenza Covid-19 ha sconvolto anche l'attività del Rowing Club Genovese e dei suoi atleti e tecnici. Si è infatti dovuto interrompere un programma già avviato da mesi per la preparazione ai tornei nazionali e campionati Italiani e, per alcuni canottieri, Europei e Mondiali.


Come non buttare via tutta la preparazione fin qui svolta? Gli allenatori della squadra agonistica Giulio Basso e Lorenzo Keyes spiegano: “Innanzitutto la società ha voluto affrontare questa emergenza subito, rispettando le indicazioni date dal governo tramite i decreti e ha permesso a quasi tutti gli atleti di avere un remoergometro a casa per effettuare le varie sedute di allenamento. Non è così semplice far svolgere gli allenamenti agli atleti, dal momento che non è banale allenarsi da soli tra le mura di casa, senza avere uno stimolo vero e proprio; perché comunque vi è il rischio che le varie regate nazionali e internazionali non vengano effettuate. Nonostante le difficoltà gli atleti stanno cercando di lavorare al meglio e danno risposte positive. Noi allenatori gli proponiamo un programma di allenamento abbastanza differenziato ogni settimana a partire dai più giovani della squadra agonistica, a quelli di riferimento che puntano a competizioni internazionali.”

"Per il futuro - proseguono i due tecnici del Rowing - stiamo aspettando le news dalla federazione e della FISA. L’obbiettivo è sicuramente quello di farsi trovare pronti appena le attività riprenderanno regolarmente e cercare di confermare i risultati che abbiamo avuto l’anno scorso, dai mondiali di Coastal Rowing, i mondiali Under 23 che l’anno scorso ci hanno visto sul gradino più alto del podio per ben due volte nel 2- pesi leggeri femminile e nel 4x pesi leggeri maschile. Abbiamo anche qualche nuovo innesto nella categoria junior che provarà a centrare la maglia azzurra”.