
«A Genova – aggiunge - la gente sta seguendo gli ordini del governo, non è così in altre parti d'Italia. All'inizio ognuno faceva di testa sua e il virus si è diffuso rapidamente».
«Ci è stato detto – sostiene – che dovremmo ricominciare ad allenarci ai primi di aprile, ma non ci sarebbe da sorprendersi se i tempi si allungassero. Per quanto mi riguarda, ora come ora mi sento meno resistente alla fatica e devo svolgere la preparazione individuale con cautela, anche se sono un atleta».
IL COMMENTO
Bravo vescovo Savino! Il referendum come “custode della democrazia”
Nella Genova più "salata" caccia al centro dimagrito