La notizia era stata già anticipata da primocanale.it nei giorni scorsi. Adesso giunge l'ufficialità: la strada di Santa Marta, sul comune di Ceranesi in Valpolcvera, torna a sperare in una riapertura che, però, oggi nessun ente è in grado di preventivare con precisione. Ipotesi più gettonata, quella dei due anni di lavori ancora da compiere.
Tuttavia, dopo il crollo di 100 metri della vecchia strada in sponda destra del torrente Verde, causa le precipitazioni autunnali, era concreto il rischio di definitivo isolamento del comprensorio e i tempi per un ritorno alla normalità non sembravano neanche più ipotizzabili.
Adesso, la svolta con Comune di Campomorone, Genova e Ceranesi a rinunciare, ciascuno, ad opere sul territorio e compensative dell'operazione Terzo Valico con importi che verranno messi a disposizione di Città Metropolitana che si occuperà della gara del pezzo franato.
Confermata la sostanza di quanto già emerso sul primocanale.it: parte principale e assolutamente fondamentale quella di Campomorone con un milione e mezzo, la rinuncia al parcheggio interrato nel cuore del paese. Poi, 500 mila euro del Comune di Genova con la rinuncia all'allargamento di una curva, conosciuta come del Perdone, sita nella delegazione di Pontedecimo. Infine, differentemente da quanto emerso nel corso della prima riun, c'è un apporto anche del Comune di Ceranesi pari a 250 mila provenienti da opere accessorie inizialmente previste sul tracciato dell'ex guidovia per la Madonna della Guardia.
Confermata la sostanza di quanto già emerso sul primocanale.it: parte principale e assolutamente fondamentale quella di Campomorone con un milione e mezzo, la rinuncia al parcheggio interrato nel cuore del paese. Poi, 500 mila euro del Comune di Genova con la rinuncia all'allargamento di una curva, conosciuta come del Perdone, sita nella delegazione di Pontedecimo. Infine, differentemente da quanto emerso nel corso della prima riun, c'è un apporto anche del Comune di Ceranesi pari a 250 mila provenienti da opere accessorie inizialmente previste sul tracciato dell'ex guidovia per la Madonna della Guardia.
A preoccupare, tuttavia, restano i tempi di riapertura con una vallata e in primis la borgata di Santa Marta, con i suoi commercianti, ancora in grande sofferenza per un biennio.
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