salute e medicina

Permane la sospensione di 28 giorni dei soggetti a rischio o che sono transitati in aree contagiate
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L’emergenza nazionale Coronavirus continua a sollevare dubbi e preoccupazioni tra i liguri. Tra supermercati presi d’assalto e mascherine e igienizzanti mani sold out c’è anche chi invita a non fare allarmismi. “Non siamo di fronte a un’epidemia mortale, le vittime italiane presentavano anche altre patologie”, aveva dichiarato il virologo Matteo Bassetti ai microfoni di Primocanale.

Tra le tante domande che emergono in questi giorni, una è quella che riguarda i donatori di sangue. Si può continuare a donare? La Regione chiarisce la questione precisando che il rischio di trasmissione trasfusionale di Coronavirus ad oggi non è documentato. Pertanto “si invitano i donatori a presentarsi a donare nelle sedi ospedaliere e nelle Unità di raccolta associative con la precauzione di comunicare, preventivamente alle stesse, la comparsa di sintomi quali raffreddore, tosse e febbre superiore o uguale a 37.5°C”, si legge in una nota. Tutto il personale addetto alla raccolta continuerà a svolgere una accurata valutazione anamnestica al fine di intercettare i profili a rischio. A tutti i donatori verrà fornita adeguata informazione al fine di evitare accessi alla donazione in presenza di sintomi. Inoltre vale il criterio di sospensione temporanea di 28 giorni dei soggetti a rischio o che sono transitati e hanno sostato dal 1° febbraio 2020 nei Comuni interessati dalle misure urgenti di contenimento del contagio.