Il Comitato Porto Aperto ha vinto un importantissimo round nella sua battaglia sulle riparazioni navali: il Consiglio di Stato, infatti, ha accolto l’appello promosso dal comitato contro il Ministero dell’Ambiente e l’Associazione degli Industriali della Provincia di Genova e ha imposto all’amministrazione la riapertura del procedimento avviato dallo stesso Comitato e dall’Associazione VAS per la verifica dello stato dell’inquinamento che deriva dall’attività delle riparazioni navali e della zincheria interna al porto. L’azione legale è stata proposta dagli avvocati Righi, Morbidelli e Barabino.
Cavallo di battaglia del comitato presieduto da Fulvio Silingardi, il battagliero attivista recentemente scomparso, è sempre stata l’incompatibilità tra un tipo di industria fortemente inquinante con la vicinanza del centro di Genova: questi stabilimenti si trovano infatti a poche centinaia di metri dai quartieri Centro Storico (dalle Mura della Malapaga la distanza è inferiore ai cento metri), Carignano e Foce.
In particolare i giudici di Palazzo Spada hanno ritenuto di grande importanza la relazione illustrativa dell’Ispra (Istituto Superiore per la Ricerca Ambientale) che contiene una serie di elementi che dimostrano la fondatezza di molte delle rivendicazioni del Comitato.
Ispra, in particolare, aveva rilevato valori medi di metalli molto più elevati rispetto alla norma: cadmio, cromo totale, mercurio, nichel, rame, zinco e manganese sono risultati tutti oltre i limiti consentiti nel resto degli stati europei. L’Istituto ha concluso la sua analisi riferendo che “sussistono precise criticità ambientali presso l’area del porto di Genova e presso le aree circostanti rappresentati da significativi tassi di deposizione indicati nello studio del soggetto che ha presentato l’istanza e dell’avvenuto provvedimento delle CSC (Concentrazione Soglia di Contaminazione, ndr) nei suoli”.
La battaglia del Comitato Porto Aperto è durata diversi anni: iniziata nel 2016 ha fatto registrare molte tappe e diverse azioni legali che si sono concluse con il successo della recente pronuncia del Consiglio di Stato dopo che il TAR aveva invece respinto le stesse istanze.
Ora il procedimento sulla valutazione del grave stato di inquinamento dell’area del centro di Genova dovrà ripartire daccapo: il Comitato già annuncia una vigilanza continua su tutti gli atti, anche alla luce di questa sentenza.
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Riparazioni navali, il Consiglio di Stato dà ragione al Comitato Porto Aperto
Inquinamento, ora la valutazione sull'area dovrà ripartire da zero
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