cronaca

Boccia (Confindustria): "Stiamo dimostrando la nostra capacità di agire"
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 E' iniziata alle 15.45 ed è terminata alle 17.30 circa l'operazione di varo del concio della Pila 9 sul lato di Ponente del maxi cantiere per la ricostruzione del ponte sul Polcevera,. Si è trattato di un'operazione propedeutica al varo del primo maxi impalcato da 100 metri, lavoro inizialmente previsto per la giornata di venerdì ma rimandato all'inizio della prossima settimana. per permettere il varo del concio Via Trenta Giugno è rimasta chiusa per poco più di due ore. Il concio, del peso di 100 tonnellate, è stato sollevato da una maxi gru cingolata. "Niente può fermare Genova. Grazie a questa operazione presto si potrà procedere al varo del primo impalcato da 100 metri. Alle parole noi preferiamo i fatti. Avanti Liguria" ha commentato il governatore della Liguria Giovanni Toti.



I lavori nel cantiere vanno avanti spediti. Entro martedì saliranno in quota quasi 200 metri di impalcato del nuovo viadotto Polcevera. Si tratterà di due travi e una spalla. In questo modo la quantità totale di ponte visibile sarà di oltre 500 metri rispetto ai 1067 totali previsti dal progetto. Cinque giorni di intense lavorazioni al cantiere del nuovo ponte. Oggi il varo a 40 metri d'altezza del concio di testa della pila 9, operazione propedeutica al sollevamento del primo dei tre tratti di impalcato da 100 metri (gli altri sono da 50 metri), tra le pile 8 e 9, e che sarà completato entro la serata di martedì. Venerdì, sale la trave 13-14, nel cantiere di levante. Mentre lunedì sarà la volta della spalla della pila 1, laddove il ponte si collegherà al tunnel nella collina di Coronata, sul lato di ponente del cantiere.

"Nel complesso martedì sera avremo in quota oltre 500 metri di ponte - tira le somme il sindaco e commissario per la ricostruzione Marco Bucci - e procedono anche i lavori sulle fondamenta dell'elicoidale a levante, sempre con la strategia di procedere in parallelo con le lavorazioni anziché in modo sequenziale". Questa strategia è quella che consentirà, secondo il sindaco e secondo i costruttori, di limitare i ritardi rispetto al cronoprogramma iniziale. Ponte ultimato e collaudato non più il 15 aprile, come da contratto, ma almeno un paio di mesi dopo. Un altro obiettivo della struttura commissariale è avere tutti gli impalcati pronti per il 20 marzo. Con quello tra le pile 8 e 9 i costruttori supereranno, per così dire, la metà dell'opera. La prima gettata della prima pila del nuovo ponte era avvenuta il 25 giugno 2019, l'1 ottobre era stato varato il primo impalcato.


Per quanto riguarda la viabilità la struttura commissariale comunica che grazie a un'accelerazione ai lavori "si è deciso di posticipare la chiusura al traffico di via Fillak, inizialmente prevista per la sera di questo giovedì alle 22. La strada rimmarrà percorribile a senso unico alternato fino alle ore 06 di venerdì 7 febbraio. Resterà quindi chiusa fino alla fine delle operazioni di varo della campata P13P14. La riapertura è prevista per le ore 7 di sabato 8 febbraio.


"Il caso ponte Morandi dimostra che in 18 mesi riusciamo a fare le cose, non dobbiamo però aspettare traumi fisici, dobbiamo trasformare l'emergenza in priorità del Paese". Così il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia. "Un aspetto - continua -, che mai è stato nelle sensibilità del Paese, è la questione temporale: in quanto tempo si fanno le cose che si dicono. Le infrastrutture non sono una questione di categoria, ma sono una idea di società, collegano territori e includono persone a maggior ragione per le aree interne che non vanno escluse. Se la grande sfida italiana ed europea è ridurre ed eliminare i divari tra territori e persone, la dotazione infrastrutturale del Paese diventa la grande priorità - conclude il capo degli industriali.