cronaca

Se un Comune finanziava parte delle barriere, le aveva realizzate prima di altri
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 “Per ora stiamo alla finestra e vediamo che cosa succede, ma se non le rimettessero approfondiremo il tema e non escludiamo anche a livello legale...”. A parlare è il capo ufficio tecnico del Comune di Zoagli, commissariato, che ci accompagna in un Viaggio in Liguria prima sotto il viadotto che corre sopra le case alle spalle del mare, sia sopra ad un cavalcavia che passa sopra la A12, al confine tra Zoagli e Rapallo nella strada per Sant’Ambrogio.

E qui scopriamo una storia a dir poco curiosa: “Un po’ di anni fa, Autostrade presentó un piano di posa delle barriere nelle varie tratte della Liguria. E si venne a sapere che i Comuni che avessero finanziato parte dell’investimento, avrebbero avuto, per così dire, un canale preferenziale nella realizzazione delle barriere stesse, tutto nei limiti della legge, si intenda bene... quindi il Comune di Zoagli decise di cofinanziare per circa il 15 per cento le barriere, per poter andare incontro alle richieste dei cittadini che convivevano sempre peggio con il rumore di auto e camion accanto alle loro case”. Insomma, se un Comune finanziava parte delle barriere, andava in cima alla lista degli Autostrade quindi, per essere ancora più espliciti, le aveva realizzate prima di altri.

Peccato che oggi la maggior parte delle barriere siano state tolte perché non sicure - almeno secondo la magistratura - e tra quelle rimosse una parte ricadono pure nel Comune di Zoagli, che le aveva in parte pagate. “Quelle laterali sono state per ora lasciate ma sono state tolte quelle tra una corsia e l’altra. Speriamo vengano rimesse al più presto se no vedremo come agire”.