
In particolare, i giudici costituzionali riuniti al palazzo della Consulta il 15 gennaio dovranno decidere sull'ammissibilità del referendum popolare che è stato proposto da otto Regioni - Lombardia, Piemonte, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Abruzzo, Basilicata e Sardegna - tutte amministrate da giunte di centrodestra. Nello specifico, si chiede di abolire alcune parti di singole norme - il decreto presidenziale del 30 marzo 1957 numero 361, il decreto legislativo del 20 dicembre 1993 numero 533, la legge del 3 novembre 2017 numero 165 e la legge del 27 maggio 2019 numero 51 - in modo tale da escludere il metodo proporzionale e 'trasformare' così la legge elettorale 'superstite' in un sistema maggioritario 'puro'.
IL COMMENTO
Il lavoro al centro della battaglia elettorale, ma Genova non ha bisogno di promesse
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