cronaca

Le attenzioni della magistratura sono rivolte a questo viadotto
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“Qualche anno fa sono venuti a fare alcuni interventi di manutenzione, almeno esterna a quanto abbiamo potuto vedere, su sei dei nove piloni di questo viadotto. Ma non sappiamo se all’interno sia tutto a posto e soprattutto chiediamo che i tre piloni nei quali non si intervenne, vengano manutenzionati visto che sono visibilmente corrosi, in diversi punti si vedono le armature di ferro arrugginite spuntare dal cemento corroso e crollato”.

È questa la voce unanime dei circa seicento residenti della zona che si trova sotto il viadotto autostradale di Recco, sulla A12. Sono riuniti in un comitato che si chiama Piazzale Europa e che si occupa in generale dei problemi della zona. Il viadotto ormai è salito nella classifica dei problemi dopo il crollo di ponte Morandi e dopo che sono state diffuse immagini del materiale all’interno dei piloni, che si sgretolava al tatto. Le attenzioni della magistratura sono rivolte a questo viadotto, proprio per questi motivi.

“Noi siamo preoccupati - raccontano Gianni Parlatore, presidente del Comitato piazzale Europa Recco, Fabio Angiolini, amministratore di diversi condomini della zona, e Marco Fumagalli, commerciante della zona - anche perché non sappiamo quale sia la condizione interna dei piloni”.

Fumagalli racconta poi che cosa è successo a Recco quando per tre notti, in settimana, è stato chiuso il tratto di A12 tra Recco e Rapallo per consentire la rimozione delle barriere anti rumore fuori norma: “Mezzi pesanti e bus turistici non trovavano la strada da prendere alternativa all’autostrada, all’inizio è stato il caos. Oltretutto non hanno chiuso il tratto come di consueto alle 23 ma dalle 21 alle 6, quando ancora molta gente circola nelle autostrade”.

Insomma, facile immaginare che cosa significhi per l’Aurelia, panoramica ma stretta e piena di curve tra Recco e Rapallo, trasformarsi improvvisamente in un tratto di autostrada...