
Sarà un corso formativo destinato a disoccupati affetti da cecità assoluta o con un residuo visivo non superiore ai 1/10 per entrambi gli occhi. “Sarà di 1000 ore, di cui il 10% di stage e tirocini in azienda”, spiega Arturo Vivaldi presidente dell’Unione italiana ciechi Liguria. “Lo aspettavamo da anni, perché è una delle poche occasioni di lavoro garantite per i ragazzi ciechi e ipovedenti: le nuove professioni cresciute grazie all’informatica accessibile, infatti, non sono ancora state riconosciute e regolamentate dalle leggi nazionali che garantiscono pari opportunità nell’accesso al lavoro”.
Un’opportunità di formazione, per dare prospettive future concrete alle persone giovani e meno giovani che perdono la vista in età adulta. “Dobbiamo far capire al datore di lavoro che non si assume un peso per l’azienda, ma una risorsa”, invita a cambiare mentalità Claudio Cassinelli, presidente dell'Istituto Chiossone. “Per questo abbiamo tenuto conto del mercato del lavoro e previsto un importante modulo sulle lingue straniere, un approfondimento sulle tecniche di comunicazione e sull'informatica per interagire con i moderni sistemi informatici aziendali".
IL COMMENTO
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