economia

Nasce il progetto 'Dopodomani' per raccordare domanda e offerta
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Le aziende liguri nel 2019 hanno programmato 109.770 assunzioni, ma fanno fatica a trovare le figure che stanno cercando: quasi 30 mila sono "difficili da reperire". È nell'ambito del 'Saper fare', cioè le attività artigianali e manuali, che è previsto il maggior numero di assunzioni (46.320) ma 13.850 posizioni, il 30%, si trovano con fatica: i più richiesti sono meccanici e montatori di macchinari industriali. Nel filone della Blue economy, dove i più richiesti sono camerieri, cuochi e baristi (19 mila), su 27.500 'entrate' complessive previste, 5.885 sono in forse: mancano addetti alla ristorazione ma pure montatori, riparatori e attrezzisti navali (ne cercano 420), marinai (600) e operai nei trasporti marittimi.


Nell'impresa 4.0 la situazione è ancora più complessa: su 30.760, sono difficili da trovare 10.200 persone: le imprese chiedono 1.800 tecnici della vendita e della distribuzione con elevate capacità digitali ma ne mancano quasi metà e non si trovano neppure analisti e progettisti di software, senza contare nuove figure come il cyber security architect, il big data specialist, l'Iot engineer. Sono i risultati del sondaggio del progetto 'Dopodomani' presentato nell'ambito del Salone Orientamenti, nato proprio per raccordare domanda e offerta nel mercato del lavoro ligure e funzionare come bussola per orientare la formazione a tutti i livelli, frutto del lavoro di Regione Liguria e Camere di commercio in collaborazione con Universitù di Genova e Ufficio scolastico regionale con il patrocinio del ministero dell'Istruzione.

La competenza 'tecnica', emerge, è una chiave importante per entrare nel mondo del lavoro attuale e del futuro, sia partendo dai mestieri più manuali fino alle professioni supertecnologiche: un'indicazione che sarà utilizzata per la formazione professionale, ma anche spiegata ai giovani che in questi giorni partecipano al Salone Orientamenti.