
Piciocchi e Campora che già erano punte di diamante della giunta, ora diventano due specie di vice caricati di altrettante deleghe fondamentali per la vita della città: i lavori pubblici e la mobilità. Cioè quello che dovrà essere costruito, pensiamo al ponte ma non solo, e come ci potremo muovere in un’area urbana estremamente critica. Gli altri sostegni arrivano dal giovane Viale, da Maresca e dalla Gaggero.
A fronte del rafforzamento del governo comunale si attende la squadra del governo nazionale dove il ligure Andrea Orlando con un incredibile beau geste ha rinunciato a un ministero di peso, chiamandosi fuori dopo che il suo nome era stato fatto addirittura per la poltrona di vice premier. E ha ragione Franco Manzitti su questo sito a manifestare il timore di una perdita di presenza di Genova e della Liguria nel governo giallorosso. In una fase delicatissima per lo sfida che il capoluogo ligure ha intrapreso dopo la catastrofe tragica del crollo del ponte Morandi.
Sapremo oggi o domani i nomi. Ma se ci fosse davvero l’assenza della Liguria sarebbe un boomerang per il Conte bis.
IL COMMENTO
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