porti e logistica

1 minuto e 14 secondi di lettura
 "E' stata la sfida più difficile della mia carriera" così il presidente dell'Autorità portuale del Mar Ligure Occidentale Paolo Emilio Signorini a pochi giorni dal primo anniversario della tragedia di ponte Morandi. Il crollo del 14 agosto 2018 ha causato la morte di 43 persone e una serie di problemi che la città ha dovuto affrontare giorno per giorno. Problemi non solo legati alla situazione dei parenti delle vittime in primis e , degli sfollati in secondo luogo.


Ma la preoccupazione era legata anche al porto genovese, polo centrale dell'economia cittadina e dello sviluppo della città. "Ero in vacanza in Val d'Aosta insieme ai miei parenti - racconta Signorini - Una volta saputo della tragedia sono partito subito per Genova. E' stata una cosa di grande impatto anche pensando a Genova come nodo fondamentale da un punto di vista trasportistico, logistico e urbano".

I lavori per riprendersi e garantire sin da subito l'accesso in città alle merci in partenza e arrivo da Genova, sono partiti immediatamente. Poco più di un mese dopo è stata aperta la via della Superba, strada interna all'ex ILva che permette il passaggio dei mezzi pesanti diretti al porto: "Questa strada è importante per due funzioni: la prima è che separa il flusso merci dal traffico urbano. Il secondo motivo è che questa nuova strada ha permesso di avere un polmone per gestire l'afflusso dei camion in maniera separata dalla viabilità ordinaria".