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il coordinatore ligure: "Se si torna indietro il partito è morto e defunto"
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Il coordinatore ligure di Forza Italia Sandro Biasotti conferma la sua presenza al Brancaccio all’iniziativa di Giovanni Toti in programma domani per far partire il rinnovamento del centro destra. E il giorno dopo l’incontro di Berlusconi con i coordinatori regionali azzurri, Biasotti a Primocanale va oltre e si dice pronto anche a prendere decisioni estreme:

Se Berlusconi oggi litigasse con Toti e lo manda via dal partito è un discorso sui cui rifletterò. Andando al Brancaccio a quel punto uscirei da Forza Italia. Ma se Toti dovesse rimanere un esponente di Forza Italia con voglia di democrazia, io partecipo e ho il diritto di partecipare con Forza Italia. Rimango comunque ottimista. La rottura sarebbe un dramma per tutti e due, ma soprattutto per Forza Italia”.

Biasotti spiega che “Il clima nella riunione è stato difficile, come in tutte le vigile di fatti importanti. Io sono intervenuto nel finale – anche se avevo parlato nella riunione precedente e non era previsto - perché c’è stato un attacco troppo forte nei confronti di Toti. Io ho creduto di doverlo difendere, anche con delle critiche come quando ha detto usciamo dal PPE e annulliamo il lavoro dei coordinatori. Ho detto al presidente che ha fatto un passo avanti lungimirante e generoso accogliendo Toti come un figliol prodigo, ma ora non si può tornare indietro per una dichiarazione. Se tornassimo indietro il partito è morto e defunto”.

“Abbiamo bisogno di generosità da parte di tutti e di unità – prosegue Biasotti - Ho detto che andrò al Brancaccio con la nostra bandiera. Berlusconi ha detto che non è una manifestazione di Forza Italia. Io ho spiegato che ci saranno tante bandiere di Forza Italia, i miei andranno tutti e quindi vado. A quel punto il presidente ha detto che dovremmo andare in tanti…”

Biasotti ha sottolineato che andrà con la bandiera di Forza Italia al Brancaccio. Gli chiediamo se non si sente come un tifoso che va alla partita del Genoa con la bandiera della Sampdoria: “No, è un’altra cosa. E’ come se andassi alla partita della Sampdoria, con la bandiera della Sampierdarenese”. Strada decisa in caso di rottura? “Vediamo se c’è una rottura, sono ottimista. Quando si vedono di persona hanno sempre risolto i problemi”.