cronaca

La vicenda del buco da 500 mila euro approda in Regione
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La questione potrebbe avere portata nazionale, ma i parlamentari liguri sulla questione proseguono il silenzio trasversale. A portare il caso della maxi truffa all'ufficio postale di Vobbia nelle aule istituzionali, almeno di Regione Liguria, è stato il consigliere democratico Giovanni Lunardon. 

Attraverso un'interrograzione si rivolge direttamente alla giunta guidata dal presidente Giovanni Toti. E parte da una premessa: "Poste Italiane il 26 novembre ha incontrato a Roma i sindaci dei piccoli comuni d’Italia con l’obiettivo di promuovere un dialogo diretto e permanente, per confrontarsi sulle esigenze specifiche del territorio ed attivare una serie di servizi dedicati alle realtà locali con meno di 5.000 abitanti. A
ll’incontro hanno partecipato oltre 3000 sindaci e più di 100 fra parlamentari e autorità".

Poi lo stesso Giovanni Lunardon cita il fatto specifico di Vallescrivia: "Preso atto che da settimane, la stampa ligure richiama periodicamente l’attenzione su di una vicenda relativa a una possibile truffa a causa di un dipendente
di Poste Italiane, attiva presso Vobbia, con possibili ammanchi e operazioni mai autorizzate, ai danni di correntisti e risparmiatori pari a circa 500 mila euro e tenuto conto che, da quanto emergerebbe, Poste Italiane non ha espresso ancora alcuna posizione ufficiale, ho interrogato il presidente e l'assessore competente per sapire quali iniziative hanno adottato per garantire risposte al sindaco e ai risparmiatori. Importante sapere quali azioni sono state assunte o saranno assunte per costituire un tavolo di confronto fra piccoli comuni e Poste Italiane al fine di dare attuazione al programma di servizio per i comuni sotto i 5 mila abitanti o, eventualmente, anticiparne gli effetti a favore delle comunità in cui si sono verificati gravi disservizi".