politica

Intanto lancia la sua 'creatura' politica, sarà 'Italia in crescita'
3 minuti e 23 secondi di lettura
"L'analisi che leggo, compresa quella del presidente Berlusconi, mi sembra autoassolutoria e un po' negazionista rispetto ai problemi del nostro mondo". Nel giorno in cui Giovanni Toti ha svelato il simbolo e il nome del suo progetto politico dedicato ai moderati di centrodestra, il governatore ligure si è (forse) liberato di un peso intervenendo a 'Porta a Porta'. Usando frasi chiare e dirette al bersaglio con un linguaggio comprensibile a chiunque, Toti dimostra che la frequentazione ventennale col Cavaliere e i suoi collaboratori più stretti ha dato i suoi frutti. 

"Voglio avviare una riflessione tra tutti gli amici del polo moderato, del cosiddetto centrodestra, alla luce dei risultati elettorali di Forza Italia che io valuto disastrosi di questi anni. Non voglio andarmene dal partito ma vorrei che si aprisse una riflessione", ha detto Toti. "Oggi il centrodestra è una macchina elettorale piuttosto forte perché Salvini é al 34%, perché la Meloni ha avuto un discreto risultato e Forza Italia oggi è all'8,7% coi sondaggi che la danno appena sotto il 7%. Su tutto questo mi pare non ci sia stata una riflessione". ha proseguito incalzato da Bruno Vespa.

L'analisi dell'ex consigliere politico di Berlusconi si è orientata sul rapporto con le liste civiche. "Quello che dico è semplice: cerchiamo di superare quelle porte chiuse di Forza Italia che impediscono da anni l'accesso di persone e militanti e hanno fatto fuggire quasi 10 milioni di elettori e cerchiamo di riallargarci a tutti coloro che sono usciti. In Liguria e in altre regioni ci sono liste civiche e associazioni, liste di sindaci che pesano più di Forza Italia".

L'orizzonte politico di Forza Italia, per Toti, sarà segnato in assenza di uno scossone immediato. "Per ricreare un condominio bisogna cambiare profondamente le regole del nostro stare insieme e anche le ricette politiche di questo paese perché quelle che avevamo 10 o 15 anni fa o anche 7 o 8 anni fa prima della crisi non sono più le parole d'ordine che la classe media italiana vuole sentire. Se tutti continuano a dire che va bene così, temo che al prossimo giro prenderemo il 4% e poi saremo un partito di testimonianza che è sempre legittimo ma non è nata così Forza Italia e non era così il Pdl che era un partito con una vocazione di governo anche importante".

Il partito creato dal Cavaliere 25 anni fa per Toti ha ancora una possibilità per ritornare in carreggiata. "Apriamo Forza Italia, apriamone i confini ai sindaci e a tutti coloro che sono andati via e votano altro. Facciamoli esprimere sulla classe dirigente e politica. Vorrei riprendere tutti quelli che oggi sono fuori e che non torneranno con quella classe dirigente facendogli esprimere un giudizio che pesi, che valga", ha concluso il governatore ligure. 

TOTI SVELA IL NOME DELLA SUA 'CREATURA' - Giovanni Toti continua a tessere la sua tela preparando la 'costituente' prevista per il 6 luglio al teatro Brancaccio del suo nuovo partito (e guai a chiamarlo movimento). Dopo i primi annunci dei giorni scorsi ha deciso di svelare nome e logo della nuova 'creatura': "L'Italia in crescita". Con lo sfondo azzurro, scritta bianca e un'evocativa freccia tricolore che punta verso l'alto. Il governatore ligure chiama tutti a raccolta con un post sulla sua pagina facebook.

IL CAV BOCCIA 'L'ITALIA IN CRESCITA' - Silvio Berlusconi, in un'intervista al Corriere della Sera, aveva ribadito come "tutto ciò che divide il nostro movimento e ne dà una immagine litigiosa assolutamente lontana dalla realtà disturba me, disturba i nostri elettori e fa solo il gioco dei nostri avversari. Nel corso della mia esperienza politica non sono poche le persone nelle quali ho intravisto un talento e che ho provato a sostenere, facendole emergere. Giovanni Toti è uno di questi e l’ho sostenuto affinché emergesse. Nel nostro sistema maggioritario non c’è davvero spazio per un nuovo partito che volesse essere la copia di Forza Italia".