Cronaca

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Clonavano l'identità di qualche parente o di uno dei tanti clochard delle stazioni, procuravano a questa terza persona una dichiarazione dei redditi falsa, una busta paga e un codice fiscale altrettanto fasulli, e infine gli assicuravano un domicilio in subaffitto. Con queste condizioni nessun istituto bancario poteva negare prestiti per l'acquisto di immobili o auto. Poi il cittadino fantasma spariva. Era architettata così la truffa scoperta dalla Polfer di Genova.