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La Regione Liguria convochi al piu' presto il comitato tecnico del Pris (programma regionale di intervento strategico) per definire al piu' presto i criteri e le modalita' di erogazione degli indennizzi a favore degli abitanti ai confini della zona rossa del ponte Morandi, a Genova. E' la richiesta contenuta in un ordine del giorno depositato questa mattina in consiglio regionale dal Partito democratico e sottoscritto da tutte le forze di opposizione. Il documento verra' discusso nelle prossime sedute dell'assemblea legislativa perche' la maggioranza non lo ha firmato e non e' stato possibile porlo in discussione e votazione "fuori sacco" questa mattina (QUI LA RISPOSTA). 

"Secondo la maggioranza bisogna attendere un provvedimento legislativo del governo o del Parlamento- spiegano i consiglieri dem Giovanni Lunardon e Pippo Rossetti- ma, a parte il fatto che potrebbe bastare una circolare, come gia' e' successo per dirimere la controversia tra gli affittuari e gli usufruttuari della zona rossa, non capiamo perche' la Regione debba attendere Roma per convocare il tavolo tecnico che individua i criteri degli indennizzi". Per i due, infatti, "sara' poi il commissario Marco Bucci, eventualmente, a chiedere un intervento esplicativo del governo, che francamente avrebbe gia' dovuto sollecitare da tempo.

Gli interferiti della zona arancione sono persone che dal 14 agosto scorso, data del tragico crollo del ponte Morandi, sono costrette a convivere con disagi, cantieri, tir, smog e polveri. Una situazione intollerabile, che necessita di un giusto indennizzo. La giunta regionale non si giri dall'altra parte". Anche per la capogruppo del Movimento 5 Stelle, Alice Salvatore, "e' ormai urgente che la Regione faccia da regia fra il soggetto attuatore e i cittadini che sono e saranno inevitabilmente danneggiati dai cantieri di demolizione e ricostruzione del viadotto Morandi. Non capiamo cosa stia aspettando la giunta. Anche se deve arrivare una circolare che manlevi il commissario da un'eventuale responsabilita', la Regione deve comunque fare la sua parte". 

Per la pentastellata, infatti, "se ci dovessero essere problemi di accesso ai fondi gia' stanziati dal governo o ci fosse l'impossibilita' ad accedere ai fondi dei soggetti attuatori, cioe' dei costruttori, la Regione Liguria stessa provveda a stanziare i fondi necessari per ristorare i cittadini della zona arancione, che saranno inevitabilmente interferiti e subiranno non pochi disagi".