Mentre la prevendita per il match contro la Juventus va a gonfie vele, attesi al Ferraris oltre 25 spettatori, il tecnico del Genoa Cesare Prandelli inizia una settimana di lavoro cruciale per studiare alternative in attacco che non segna da 270’. Tre partite senza rete, non solo per responsabilità di Sanabria, Kouamè, Lazovic e Pandev. Il gioco latita, la squadra ha un ritmo piuttosto lento e prevedibile, insomma non arrivano rifornimenti e quando capitano, là davanti si ha la sensazione che manchi un vero e proprio stoccatore. Senza fare paragoni con chi non c’è piu’, Sanabria ha dimostrato con Empoli, Sassuolo e Lazio di avere qualità sotto rete, ma nelle ultime uscite anche lui si è inceppato. Con i bianconeri Prandelli potrebbe dare fiducia al paraguaiano e a Kouamè, oppure tenrare di rilanciare Lapadula tornato in campo nel finale di Parma. L’ex milanista è stato per tutto l’anno un caso: doveva essere ceduto, ha rifiutato alcune destinazioni e ora potrebbe tornare utile alla causa. La tragica serata di Coppa Italia con l’Entella in cui sbaglio’ il rigore decisivo pesa come un macigno, ma il Lapa è uno che non si arrende mai. Quantomeno dal punto di vista caratteriale anche in campo ha sempre dato tutto e a volte il suo gioco sporco si traduce in falli a favore, addirittura espulsioni e rigori conquistati come nella scorsa stagione. E a questo Genoa manca un po’ di cattiveria agonistica, un po’ di anima. Toccherà a Prandelli studiare qualcosa di nuovo.
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