
Dai successivi controlli, gli agenti hanno scoperto che il titolare a cui era stato notificato il primo decreto, un pachistano di 26 anni pregiudicato, dopo pochi giorni aveva ceduto l'azienda ad un connazionale di 33 anni, il quale ha subito presentato una nuova istanza per licenze. Data la gravità e la pericolosità sociale rappresentata dalla frequentazione del locale, il repentino cambio di titolarità non è stato valutato elemento sufficiente per la soluzione delle problematiche; nello stesso tempo la concessione di una nuova licenza avrebbe di certo vanificato il provvedimento precedente adottato in via cautelare per porre il locale nelle migliori condizioni gestionali, sotto il profilo dell'ordine e della sicurezza pubblica.
IL COMMENTO
Moschee in Liguria, sì o no?
Caro Franco pensiamo noi a Colombo e a Taviani