“Ora vedrá che ci chiuderanno le strade che avevano aperto, parlo di via Perlasca, corso Perrrone, via 30 giugno, e noi, che abbiamo già pagato tanto in termini di isolamento, dovremo di nuovo subire disagi”. Suona più o meno così, costante, la voce dei residenti di Certosa a Genova, che abbiamo raccolto a Live on the road. Siamo a quattro giorni dalla demolizione dei primi 40 metri di ponte Morandi, moncone Ovest. Prevista anche la presenza del Governo con il premier Conte e il ministro alle Infrastrutture Toninelli. A Certosa è un via vai di camion enormi della ditta Fagioli che si sta occupando dei lavori: lunghi camion rossi, a volte vuoti, a volte carichi di apparecchiature di dimensioni ciclopiche.
Come ciclopica è la demolizione del ponte “e prima la fanno è meglio è - spiega una commerciante, panificio - perché qui gli affari sono crollati”. “Alcuni certosini, a causa dell’isolamento, compravano qui invece che andare in centro - racconta Enzo Greco del Civ - Ora le strade sono in parte riaperte, quindi qualcosa è cambiato di nuovo, ma la giornata di venerdì sarà importante, perché sarà un passo per la ricostruzione. Certo è che qui già passano tanti camion, per ora vuoti, poi saranno carichi di detriti e bisognerà vigilare per la sicurezza delle persone e dell’ambiente”.
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