cronaca

Il caso è esploso alla scuola primaria Sacro Cuore di Quarto
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In "castigo" con la gavetta. I bambini che si portano il pasto da casa, secondo il regolamento comunale devono consumarlo separati dai compagni di classe per evitare contaminazioni, ma il caso che si è verificato alla scuola primaria Sacro Cuore di Quarto fa discutere: nel refettorio un alunno è stato relegato in una sorta di recinto, un banco sistemato in uno spazio delimitato da un nastro giallo-nero, come quelli che si usano per regolare le file per il rispetto della privacy.

"Un'odiosa forma di ghettizzazione"
, denuncia la Rete Commissioni Mensa Genova, che ha pubblicato l'imbarazzante fotografia scattata da un genitore durante gli open day della scuola che fa parte dell'Istituto Comprensivo Quarto. "Questo il trattamento riservato a chi chiede il pasto domestico alla primaria Sacro Cuore di Quarto", è scritto nel post.

La Rete esprime la sua solidarietà e indignazione alla famiglia. "Ricordiamo che in altre scuole non vengono posti nastri o fili spinati di sorta; che in altri comuni i bambini col pasto da casa siedono mescolati agli altri; si tratta dunque di una pura scelta di ritorsione/dissuasione operata con crudeltà sulla pelle dei bambini e certamente non spinta da interessi educativi o dei minori".

Dopo tanto clamore e la levata di scudi di decine di genitori, il dirigente scolastico Piermario Grosso ha pubblicato un post sulla pagina fb della Rete. "Condivido le critiche (quelle serie) sulla modalità di delimitazione. Mi farò parte attiva con la ditta della ristorazione per trovare un'altra soluzione".

I commenti dei genitori sono pesanti: "Vergogna!!! è da denuncia isolare un bambino in questo modo". "Certo che se mangiare insieme in mensa è didattica, questo che insegnamento è per gli alunni?". E qualcuno aggiunge: "Questa storia delle contaminazioni è una farsa, anche perché ci chiediamo come una maestra possa controllare senza mai staccare gli occhi che i bambini non si scambino i pasti con quelli che hanno menù su misura per intolleranze o altro".