Su 2085 modelli di richiesta danni presentati alla Camera di Commercio di Genova per il crollo del Ponte, 80 provengono da 40 province diverse da Genova e diverse tra di loro. Basta questo dato per dimostrare quanto il crollo del ponte Morandi sia un problema nazionale. Dopo le anticipazioni di lunedì sera a ‘Genova nel cuore’ ecco dunque gli ulteriori contorni dei danni economici. Si parla di aziende che hanno sede a Milano, Verona, Napoli, Siracusa, dunque che hanno sede legale in altra provincia e avevano un'unità locale nel capoluogo ligure rimasta danneggiata da quanto accaduto il 14 agosto scorso.
E allora ecco che se il totale generale dei danni ammonta a 422milioni di euro, si scopre che 54 milioni sono riferiti a beni immobili, 4 milioni a macchinari, quasi due milioni alle scorte e altrettanti alle spese tecniche. Poi ci sono i danni correlati all'interruzione dell'attività e quelli non correlati, la cifra più alta intorno ai 350 milioni.
Con questi numeri dunque il commissario per la ricostruzione Marco Bucci quando potrà finalmente essere operativo avrà un compito ancor più oneroso: calibrare l'estensione delle varie zone che avranno aiuti, facendo in modo che in base alle risorse disponibili si possa andare incontro al maggior numero di persone maggiormente colpite.
10° C
LIVE
IL COMMENTO
-
Luigi Leone
Lunedì 17 Novembre 2025
-
Mario Paternostro
Domenica 16 Novembre 2025
leggi tutti i commentiDemografia, in Liguria e in Italia tema di sola propaganda politica
“San Marcellino” compie ottant’anni e continua a “aprire porte” agli ultimi