
Associazione che, assieme a 'Che l’inse' ed 'Emergente', si è fatta promotrice del corteo. "Siamo associazioni - continua la Ponzano - che si occupano di promozione sociale. Abbiamo chiamato la cittadinanza a manifestare sé stessa come città unita, sotto un'unica bandiera, quella di Genova".
Il ritrovo è fissato per le 17 in piazza della Vittoria. Uniti, nel dolore che sta vivendo Genova e la Valpolcevera a seguito del crollo di ponte Morandi, i cittadini attraverseranno via XX settembre e arriveranno in piazza De Ferrari. "L'idea - aggiunge Andrea Acquarone, scrittore e presidente dell'associazione 'Che l’inse' - é nata i giorni seguenti al crollo del ponte. I genovesi si sono autoconvocati, non c'è stato bisogno di chiamarli a raccolta".
Una manifestazione che ha un obiettivo concreto. "Intanto ricreare quel senso di appartenenza, che sta venendo a mancare nella società attuale" specifica Filippo Biolé, avvocato e presidente di 'Emergente'. "Un programma di media-lunga scadenza che consenta alla città di raccogliere contributi da parte di professionisti. Contributi che consentano alla città di creare un progetto che la riporti ad avere obiettivi nel medio-lungo termine".
"E poi - continua Biolé - il conseguimento, da parte del governo centrale, di risorse economiche che possano consentire al progetto di prendere forma. Non una forma di risarcimento, ma di considerazione. Poiché il peso del porto viene sopportato da una città, che non ne ha un indotto diretto".
IL COMMENTO
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