cronaca

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"Qui è un disastro, siamo in un cimitero", i commercianti di via Fillak Bassa lanciano il grido d'allarme. Dal 14 agosto, quasi un mese ormai, le attività si sono bloccate. Dopo il crollo e la tragedia di Ponte Morandi i commercianti hanno avuto un vero e proprio shock.        


"Non passa più nessuno, qui non si lavora più. La ma attività funzionava grazie a chi passava qui e si fermava a comprare, ma ora con la strada chiusa è impossibile lavorare" spiega ai microfoni di Primocanale uno dei commercianti.


Un'altro mette in evidenza una doppia problematica che ora coinvolge tutti quelli che hanno un'attività in via Fillak Bassa: "Solo per arrivare in negozio ci mettiamo una vita e poi non c'è più il passaggio di prima. Abbiamo clienti a Certosa e Bolzaneto che prima venivano da noi, ora quelli non li vediamo più".


"Non ci sono macchine, non ci sono bambini, è un vero disastro e per chi come ha l'attività in una via trasversale il problema è ancora maggiore" spiega un'altra commerciante della zona. 


La richiesta diretta alle istituzioni locali e nazionali è sempre la stessa, un mantra che campeggia dal giorno dopo il crollo di ponte Morandi "Fate presto, abbiamo necessità di date certe per l'abbattimento del ponte. E' vero che non paghiamo tasse per un anno ma poi dobbiamo pensare a organizzare l'anno successivo".