Gli ultimi tavoli a Roma su occupazione e ambiente non hanno dato risultati. Ora l’attesa è tutta per l’esito dell’Avvocatura di Stato sulla validità della gara. Un giudizio che arriverà prima di Ferragosto. Insomma per l’Ilva e i suoi dipendenti è un’estate di fuoco vissuta nella totale incertezza del futuro. Una situazione che tra Governo, Mittal e sindacati non accenna a sbloccarsi. E così proprio dalla Cisl ligure arriva un suggerimento chiaro che guarda proprio a Genova.
"Proprio in questo momento di grande incertezza credo sia opportuno guardare a quello che molti anni fa è stato fatto a Genova con un accordo tra istituzioni, sindacati e azienda che ha consentito di prevenire ed evitare quello che è successo a Taranto" spiega Luca Maestripieri, segretario regionale della Cisl.
E così arriva un invito rivolto all'intera classe politica italiana. Mettere da parte il passato e guardare avanti con l’obiettivo numero uno di salvaguardare il lavoro e la siderurgia in Italia. "Per noi è inammissibile - prosegue Maestripieri - che continuino ad innescarsi dei giochini politici sia da una parte che dall'altra per dimostrare che quelli che c'erano prima hanno sbagliato o che quelli che sono arrivati dopo sono meno bravi di quelli che li hanno preceduti. Questo deve finire, la bravura si deve e si può misurare solo attraverso le capacità di sintesi in situazioni così complesse come è quella dell'Ilva". Da un punto però non ci si muove: "Tutti i dipendenti dell'azienda devono essere garantiti nel loro posto di lavoro. Ma naturalmente anche l'ambiente va salvaguardato" conclude il segretario regionale della Cisl Maestripieri.
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