salute e medicina

Il coordinatore del centro di riferimento ligure per le ondate di calore
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"Molti incidenti che si sono verificati in questi giorni sono dovuti alla non osservanza di alcune regole fondamentali che noi medici continuiamo a ripetere e che vengono ridicolizzate da alcuni" così Ernesto Palummeri Coordinatore del centro di riferimento ligure per le ondate di calore torna a ricordare attraverso Primocanale quanto le norme di autoprotezione contro le ondate di calore siano importanti per la nostra salute.

"I pronto soccorso hanno retto - spiega Palummeri -  l'affluenza è sicuramente inferiore a quella che abbiamo osservato nel 2003 però è  sostenuta e in certi momenti sfiora l'affollamento".

"L'ondata di calore è ancora in corso e quindi - sottolinea Palummeri - i dati sono parziali". Si parla di una decina di decessi per caldo negli ultimi giorni ma questi casi vanno ancora analizzati caso per caso.  "Quello che è certo, per ora, - spiega - è che dall' 1 al 6 agosto a Genova ci sono stati 120 decessi che sono nella media dei 21-22 che si registrano nel mese di agosto. A Genova nel 2003 siamo arrivati ad avere in alcuni giorni anche più di 60 decessi".

Come l'assessore alla sanità Viale anche Palummeri ha risposto al dott. Cremonesi presidente SIMEU Liguria che ha denunciato la mancanza di un piano per affrontare il caldo:  "Il piano caldo esiste ed è pronto da giugno, se non esistesse un piano caldo non avremmo i dati positivi che fino ad adesso ci sono stati".