
Secondo l'accusa, l'uomo si spacciava per un diciannovenne e usava diverse false identità sui social. Iniziava una relazione virtuale e dopo alcune settimane si faceva mandare foto e video hard. Quando poi la relazione veniva interrotta dalla malcapitata di turno, Calvano le ricattava minacciandole di pubblicare tutto.
L'inchiesta era partita dopo la denuncia di una vittima dei ricatti. Quando lo hanno arrestato, gli agenti hanno trovato in casa dell'uomo una ragazza, appena maggiorenne e con problemi psichici, che era scappata di casa. Per questo erano scattate le manette per l'accusa di violenza sessuale aggravata.
IL COMMENTO
La favola della lumaca e della talpa che non diverte bambini e grandi a Genova
Caro Rossi, ti racconto di quando la politica si mise insieme per il bene di Genova