Cronaca

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Resta in vigore la legge regionale che prevede la prescrizione del farmaco generico al posto di quello di marca tra gli inibitori di pompa protonica, per la cura dell’ulcera e della gastrite. Lo ha deciso il Tar della Liguria con un’apposita ordinanza respingendo la richiesta delle sei aziende farmaceutiche che avevano impugnato la legge della Regione Liguria sollevando eccezioni di incostituzionalità e richiedendo al Tar di portarla davanti alla Corte costituzionale, perché “in contrasto con il diritto alla salute e non in linea con le competenze regionali”. “L’attacco di alcune imprese farmaceutiche – spiega l’assessore regionale alla Salute, Claudio Montaldo - contro le disposizioni regionali che limitano al costo del farmaco generico la rimborsabilità a carico del servizio sanitario nazionale dei farmaci utilizzati nei disturbi correlati all’acidità gastrica, non ha prodotto gli effetti sperati”. “Con questa sentenza – continua l’assessore regionale alla Salute –il Tar della Liguria legittima la nostra legge, confermandone l’impianto e rifiutando il rinvio alla Corte Costituzionale; la stessa Agenzia italiana del farmaco si era espressa inequivocabilmente sulla certezza della sovrapponibilità dei farmaci appartenenti alla categoria degli inibitori di pompa protonica e sulla sostituibilità dei vari inibitori”. A seguito dell’ordinanza del Tar il periodo di osservazione stabilito dalla delibera regionale in 4 settimane per valutare gli effetti del generico, potrà anche essere inferiore: il medico dovrà comunque attestare l’eventuale inefficacia terapeutica, motivandola in relazione alle peculiarità del singolo paziente. Risale al dicembre 2006 la prima delibera emessa dalla Regione Liguria sulla prescrizione da parte dei medici di famiglia dei farmaci generici al posto di quelli coperti da brevetto per quanto riguarda i medicinali inibitori di pompa protonica, impiegati per curare problemi gastrici.