La questione della paternità del simbolo del Movimento 5 Stelle torna all'esame dei giudici liguri: lunedì 30 il Tribunale di Genova discuterà infatti il reclamo presentato da alcuni rappresentati della prima associazione M5S, quella nata nel 2009, contro l'associazione venuta alla luce nel dicembre 2017 a cui Grillo ha ceduto nome e simbolo. Nel giro di una o due settimane, prevedono gli avvocati, la questione potrebbe quindi andare in discussione e portare quindi ad una decisione. I ricorrenti contestano proprio la concessione del 'marchio'. "Il diritto di utilizzo del simbolo è un diritto di rango minore al diritto di immagine che è un diritto inalienabile" afferma il legale dei vecchi associati, Lorenzo Borrè che contesta a Beppe Grillo di essere in conflitto di interesse rispetto agli associati della prima ora che mirano invece a disporre del simbolo, del dominio internet e delle liste di iscrizione al M5S, sostenendo siano di proprietà dell'associazione originaria. Il nuovo simbolo del M5s risulta intanto essere registrato a gennaio di quest'anno come marchio d'impresa presso il Ministero dello Sviluppo economico.
"Per noi questo fatto è comunque irrilevante - prosegue Borrè -. Potrebbe essere stato registrato anche all'Onu senza togliere nulla al fatto che è la prima associazione ad essere titolare del contrassegno e del primo nome". La nuova registrazione, per altro, associa il contrassegno del Movimento alla dicitura "ilblogdellestelle.it".
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